Tenta di adescare ragazzino. Quando il pericolo corre sui social

Aumento preoccupante dei reati online contro minori: pedopornografia, adescamento e cyberbullismo in crescita. Intervento della Questura di Ascoli e dati allarmanti sulla diffusione illecita di materiale pornografico.

Tenta di adescare ragazzino. Quando il pericolo corre sui social

Tenta di adescare ragazzino. Quando il pericolo corre sui social

Diffusione illecita di materiale pornografico, tentativo di adescare un ragazzino attraverso i social. Due casi distinti fra loro ma entrambi estremamente preoccupanti di cui si sono occupati, tra gli altri, gli agenti della Questura di Ascoli. E’ stata una settimana di lavoro intenso per i poliziotti della Sezione Operativa di Sicurezza Cibernetica. Nell’ambito delle attività istituzionali della specialità, nella settimana dal 18 al 24 marzo i poliziotti hanno raccolto cinque denunce di cui una per sostituzione di persona, due per accesso abusivo a sistema informatico, una per diffusione illecita di immagini e video sessualmente espliciti (art. 612 ter del codice penale) e una per adescamento di minore a mezzo social. Secondo i dati della polizia postale nel 2020, con la diffusione del Covid, sono aumentati del 77% i reati online in danno di bambini e ragazzi e nel 2021 il trend è continuato con incrementi pari al 70% dei casi trattati connessi con la pedopornografia e l’adescamento online rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online ha rilevato che sono i reati di sfruttamento sessuale dei minori realizzati tramite social network, circuiti di file sharing, darknet, a registrare gli incrementi più gravi. Bambini piccolissimi di età compresa tra 0 e 9 anni vengono agganciati sui social, sulle app di gioco e condotti "in relazioni tecno mediate di tipo abusante da adulti senza scrupoli".

Anche il cyberbullismo ha fatto registrare un netto aumento delle denunce, con il coinvolgimento di bambini sempre più piccoli. Negli ultimi 5 anni i denunciati per aver commesso reati online sono cresciuti del 213%. Un fenomeno che non riguarda solo gli adulti, ma anche ragazzi sempre più giovani che sono accusati di reati sempre più gravi: adolescenti che fanno circolare immagini sessuali di ex-fidanzatine, si scambiano file pornografici e immagini di abusi sessuali di minori, insultano e denigrano compagni e conoscenti. Il controllo in famiglia deve dunque essere ad altissimo livello per prevenire fatti gravi che possono lasciare un segno, anche solo psicologico, gravissimo. La Questura di Ascoli la scorsa settimana ha anche denunciato a piede libero un soggetto resosi responsabile di vishing. Si tratta di una forma di truffa, sempre più diffusa, che utilizza il telefono come strumento per appropriarsi di dati personali - specie di natura bancaria o legati alle carte di credito - e sottrarre poi somme di denaro più o meno ingenti.

p. erc.