"Torre frigorifera, la procedura è legittima?"

Porto d’Ascoli, l’ex primo cittadino Piunti torna sulla vicenda: "Ho chiesto lumi il 18 marzo ma ad oggi non ho ancora avuto risposta"

"Torre frigorifera, la procedura è legittima?"

"Torre frigorifera, la procedura è legittima?"

La procedura adottata dal comune per la torre frigorifera di Porto d’Ascoli rischia di essere impugnabile? È quanto ha chiesto Pasqualino Piunti al segretario generale e al presidente del consiglio comunale: domanda che è stata inoltrata più di un mese fa senza ottenere risposta, e che torna attuale dato che l’argomento verrà discusso nel consiglio di questo pomeriggio. Ad interrogare sindaco e giunta, in assise, sarà Annalisa Marchegiani, a cui si è unito l’ex sindaco, con una richiesta specifica indirizzata a Stefano Zanieri ed Eldo Fanini: "Il 18 marzo – afferma Piunti – ho chiesto al segretario e al presidente del consiglio di fornirmi dei chiarimenti sulla legittimità dell’operazione, ma ad oggi non mi è stata data alcuna risposta". La questione riguarda la proposta, avanzata da una società, di costruire un impianto di stoccaggio alimentare in via Pomezia, a pochi passi dalla riserva Sentina, utilizzando lo strumento della variante per derogare all’altezza massima consentita: in altre parole, la società ha chiesto di realizzare una torre frigorifera di 28 metri, anche se la soglia massima è di 11 metri. Per valutare la proposta veniva convocata una conferenza dei servizi – tenutasi il 28 febbraio – ma subito la Marchegiani notava che, prima di questo incontro, sarebbe stato necessario un passaggio in consiglio per dettare i criteri utili a valutare proposte di variante di questo tipo: quelle, cioè, gestite dallo Sportello unico per le attività produttive (Suap) e che non implicano un aumento del carico urbanistico. L’amministrazione ribatteva che questi criteri erano già disposti dalla legge regionale 34/1992. Ma la Marchegiani, ad inizio aprile, riportava un parere dei tecnici comunali che sottolineava come l’ente ancora non si fosse dotato di un documento generale di indirizzo per valutare queste iniziative private. "Con questa procedura si rischiano impugnazioni? – chiede Piunti – Ritengo opportuno che l’amministrazione dia certezze sulla questione, per tutelare gli interessi del comune ma anche quelli della ditta che ha depositato la proposta. Di tutto ciò metterò a conoscenza anche il prefetto".

Peraltro va ricordato come lo stesso ufficio urbanistica abbia dato parere favorevole all’istanza, a patto che si rispettino determinate prescrizioni. Cioè, a condizione che il nuovo edificio frigorifero non superi gli 11 metri di altezza, e che quindi venga realizzato con uno sviluppo in pianta di circa 8.500 metri quadrati. Insomma, uno stabile costruito ‘in estensione’, anziché in verticale. La Marchegiani, quindi, chiede al sindaco di chiarire l’intera vicenda, a salvaguardia degli interessi dell’ente e della società. Si profila una dura battaglia, in consiglio comunale, fra minoranza e coalizione di governo.

Giuseppe Di Marco