Un progetto per riabilitare i cani. Ecco come aiutare i volontari

’Insieme a noi’ prevede la figura di due esperti per gli animali che sono stati maltrattati.

Un progetto per riabilitare i cani. Ecco come aiutare i volontari

Un progetto per riabilitare i cani. Ecco come aiutare i volontari

In questo periodo le amministrazioni comunali hanno iniziato a versare il contributo per il sostentamento dei cani ospiti della struttura comprensoriale di Ripatransone, località Querciaferrata. La somma varia in base agli animali che sono arrivati da ciascun territorio comunale. In questo periodo vi sono ospitati 81 cani: 4 dal comune di Acquaviva Picena, 1 da Carassai, 3 da Cupra Marittima, 6 da Grottammare, 1 da Massignano, 6 da Monsampolo del Tronto, 8 da Monteprandone, 22 da Ripatransone, 21 da San Benedetto, mentre altri 9 arrivano da privati che li hanno affidati al canile per problemi diversi. Il contributo dei comuni, che corrisponde a circa 3 euro per ciascun cane al giorno, non copre le spese generali di gestione, quelle sanitarie e veterinarie degli ospiti del canile gestito dalla Multiservizi di San Benedetto che solitamente integra le somme mancanti.

Il canile non ha mai ricevuto donazioni, ma esiste un conto corrente intestato al canile Querciaferrata IBAN IT71Y0876924400000000001013, su cui i cittadini amanti dei cani qualcosa iniziano a versare. "Stiamo attivando il progetto di benessere animale ’Insieme a noi’ per la riabilitazione di cani che hanno problemi comportamentali – spiega Barbara Bruni, responsabile della struttura comprensoriale –. L’attività dovrà essere svolta da personale esterno, un veterinario esperto di comportamento animale e un istruttore riabilitatore. Chi donerà al canile contribuirà alla riabilitazione dell’animale che potrà essere dato in adozione, diminuendo così la quota del comune e migliorando la vita del cane che andrà in famiglia. Nel 2024 – aggiunge Barbara Bruni – è prevista almeno una giornata al mese di eventi in canile, aperti alla cittadinanza, per far conoscere meglio questa realtà e il lavoro che viene svolto nella struttura di Querciaferrata". Marcello Iezzi