Spinetoli: università chiusa, gli studenti minacciano di andare a Teramo

Dura lettera degli studenti del corso di Scienze Politiche: «E’ più vicino e comodo rispetto a Macerata, Ci hanno negato la continuità didattica e il diritto allo studio».

La sede distaccata di Scienze Politiche di Spinetoli, chiusa da oltre un mese

La sede distaccata di Scienze Politiche di Spinetoli, chiusa da oltre un mese

Spinetoli(Ascoli Piceno), 20 ottobre 2015 - L’università sbatte la porta in faccia agli studenti e gli iscritti minacciano di trasferirsi a Teramo. Dopo aver aspettato quasi un mese dalla chiusura inaspettata della sede distaccata di Scienze Politiche di Spinetoli, gli studenti hanno preso carta e penna per raccontare cosa stanno vivendo.

«Terminate le lezioni – dichiarano – eravamo certi di poter continuare ad usufruire dei servizi offerti nel Piceno. Il 10 luglio scorso un’email confermava che erano state ripristinate le utenze telefoniche della sede. Ma a ventuno giorni dalla precedente email, il Comune di Spinetoli con una delibera decide di recedere dal Cup e nello stesso giorno in una delibera del Consiglio dell’Unione, il sindaco risponde che ‘non è possibile per il Comune di Spinetoli pagare due volte’.

Nonostante ciò Spinetoli avrebbe continuato a garantire all’Università le strutture e le utenze. Dal 31 luglio al 20 settembre, noi studenti non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione né dall’Università di Macerata, né dal Comune, né dal Cup. Abbiamo appreso della chiusura controllando gli orari delle lezioni. Dopo la nostra constatazione il 21 settembre giunge una email, dove ci comunicano che la videoconferenza era sospesa non essendo stata rinnovata la convenzione con il Cup ed il Comune di Spinetoli. Email che verrà affissa il 28 settembre, giorno dell’inizio delle lezioni. Lo stesso giorno, una delegazione di studenti si reca dal sindaco che conferma quanto aveva detto.

Nel pomeriggio del 28 settembre, tramite il sito dell’Università di Macerata, veniamo a conoscenza del fatto che la videoconferenza non verrà più erogata. C’è da sottolineare che noi studenti, dopo la comunicazione del 21 settembre ad oggi, non abbiamo più ricevuto un’email ufficiale da parte della segreteria di Spinetoli, nonostante nell’ultima email ricevuta si diceva che ci avrebbero aggiornato tempestivamente.

Nei giorni successivi, abbiamo tentato di contattare anche il Cup, che ci ha risposto che stava lavorando in merito. Il 5 ottobre alle 13.30 si è svolta la riunione dei soci del Cup, riunione definita ‘decisiva’ ma che in realtà di decisivo non ha avuto nulla. In quella data, ci hanno riferito che il problema era dovuto alla mancanza di fondi per i contratti con i tutor ma che avrebbero provveduto a risolverlo, per far ripartire le lezioni almeno dal secondo semestre dell’anno accademico 2015/2016.

Il 15 ottobre tramite un comunicato pubblicato sul gruppo Facebook ‘Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali’ leggiamo: ‘ad oggi la prospettiva che la sede di Spinetoli riapra è quanto mai lontana’, le proposte mosse sono sostanzialmente due, la prima è quella di andare a Macerata e provare ad ottenere la borsa di studio proposta dal Cup, ovviamente non aperta tutti ma solo a chi ha certe credenziali, esisteranno realmente queste borse di studio? Inoltre, sempre per chi sia disposto ad andare a Macerata, l’amministrazione dell’Università, si propone di ridurre sostanzialmente le tasse di coloro i quali faranno richiesta, a condizione , però, che queste persone non siano fuoricorso. Per chi non fosse disponibile al trasferimento a Macerata, ‘l’unica’, soluzione sarebbe quella del corso online. A questo punto converrebbe fare un iscrizione part-time o ridotta e pagare anche meno di 1.000 euro e poter continuare a contattare ugualmente i docenti per email».

«Noi studenti di Spinetoli – vanno al punto gli iscritti, inviperiti – abbiamo perso una sede universitaria senza un minimo di preavviso. Ci hanno negato la continuità didattica e il diritto allo studio. Inoltre tra noi, c’è una ragazza disabile che avrà difficoltà a raggiungere Macerata. Ciò che noi chiediamo è di poter concludere il nostro percorso di studi e se c’è un minimo di volontà e di buon senso, da parte delle istituzioni competenti, chiediamo la riapertura di una sede nel Piceno. Gli studenti iscritti a Spinetoli non si stanno trasferendo a Macerata: già una buona parte si è trasferita a Teramo, infatti per noi che viviamo nel Piceno la sede di Teramo dista 35 km mentre quella di Macerata 105 km. Ci hanno annunciato che oggi si terrà un’altra riunione dove si parlerà anche di Spinetoli, ma che sia davvero la riunione decisiva – concludono –, noi ci crediamo poco».