Vaccini e monoclonali: si torna a combattere

Dopo l’ok su AstraZeneca riprendono le somministrazioni del siero. Intanto arriva anche la cura per i pazienti non gravi in ambiente protetto

Vaccini e monoclonali

Vaccini e monoclonali

Via libera dall’Agenzia europea del farmaco al vaccino AstraZeneca. Nella provincia di Ascoli le somministrazioni delle prime dosi con questo vaccino, praticamente tutte al momento, dovrebbero ricominciare da domani, dopo lo stop di quattro giorni. "I due lotti di AstraZeneca sequestrati – precisa però il direttore del Dipartimento farmaceutico dell’Area vasta 5, Isidoro Mazzoni – non si possono comunque utilizzare finché non saranno i Nas a togliere i sigilli. Si impiegheranno gli altri". Da sabato, dunque, sia nel palazzetto dello sport di Monticelli ad Ascoli, sia nel palasport ‘Speca’ di San Benedetto, insieme ai richiami per gli over 80 si riprenderà ad inoculare le prime dosi al personale scolastico e alle forze dell’ordine.

Intanto, sono iniziati ieri nelle Marche i trattamenti con gli anticorpi monoclonali. Nella regione sono stati approntati 15 centri prescrittori: oltre a quello di Marche Nord, 2 sono agli ospedali riuniti di Ancona, 2 all’Inrca e 10 nelle Aree vaste dell’Asur, di cui 2 nell’Area vasta 5. Nello specifico, nel Piceno, i medici referenti per la prescrizione e la somministrazione saranno il direttore dell’unità operativa complessa di pneumologia (ora pneumologia Covid), Vittorio D’Emilio, e il direttore del Pronto soccorso e della medicina d’urgenza dell’ospedale di San Benedetto, Giuseppina Petrelli. Nelle Marche sono arrivate 133 dosi dell’anticorpo monoclonale bamlanivimab. Si tratta di un’opzione terapeutica per i soggetti non ospedalizzati che, pur avendo una malattia lievemoderata, risultano ad alto rischio di sviluppare una forma grave di Covid-19 con conseguente aumento delle probabilità di ospedalizzazione eo morte. Si tratta, in particolare, di un setting a rischio per il quale attualmente non è disponibile alcun trattamento standard di provata efficacia. La popolazione candidabile al trattamento dovrà essere rappresentata unicamente da soggetti di età maggiore di 12 anni, positivi per Sars-Cov-2, non ospedalizzati per Covid-19, non in ossigenoterapia per Covid-19, con sintomi di grado lieve-moderato di recente insorgenza (e comunque da non oltre 10 giorni) e presenza di almeno uno dei fattori di rischio (o almeno 2 se uno di essi è l’età maggiore di 65 anni).

"Gli anticorpi monoclonali – spiega Mazzoni – vanno utilizzati nei pazienti non gravi, su persone che hanno una sintomatologia che non è grave. Sono prodotti da Rna ricombinante e sono specifici per un determinato antigene, che in questo caso è quello del Covid. Vanno somministrati in ambiente protetto". La selezione del paziente sarà affidata ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e ai medici della Usca, mentre la farmacia del Torrette di Ancona gestirà la logistica del farmaco.

Lorenza Cappelli