L'allagamento di questa mattina sull'Ascoli-mare
Ascoli, 29 maggio 2019 - Nessuna traccia della primavera, e dell'estate non si intravede neppure l'ombra. L'ennesima bomba d'acqua si abbattuta sull'ascolano nella giornata odierna, provocando i soliti disagi alla circolazione stradale. Oltre ai rallentamenti mattutini dovuti all'allagamento della superstrada a ridosso dell'uscita per Castel di Lama, dove sono intervenuti congiuntamente Polizia stradale e vigili del fuoco, i danni si sono verificati durante l'intera giornata, e la situazione è stata aggravata anche dalla grandine, caduta a intermittenza insieme alle abbondanti piogge.
Se i primi allagamenti si sono verificati in città e nelle zone circostanti fin dal mattino, intorno alle 15, ha fatto la sua comparsa un nuovo nubifragio che ha causato problemi e code soprattutto nelle zone di Marino del Tronto e Monticelli, dove la Polizia Municipale ha effettuato diversi pattugliamenti per monitorare la situazione. Soliti allagamenti anche lungo la circonvallazione nord, con conseguente formazione di code all'altezza del semaforo successivo allo svincolo per il centro storico. In campo anche il personale dell'Anas, coinvolto in numerosi interventi di drenaggio dell'acqua sul territorio.
Vigili del fuoco e vigili urbani a lavoro anche nel tardo pomeriggio, dove sono intervenuti contemporaneamente in diverse aree. Lungo la Salaria, all'altezza del 'Villaggio del Fancillo', una grossa pianta si è infatti sradicata dal terreno cadendo lungo la carreggiata e bloccando momentaneamente il traffico. Mentre i pompieri intervenivano per rimuovere il tronco dalla strada, la protezione civile è scesa in campo lungo la zona industriale, nei pressi dell'ex stabilimento Mondadori, dove si è verificato un altro allagamento.
Sott'acqua anche molti sottopassaggi, primo fra i quali quello che collega via del Commercio a via Piceno Aprutina. Pompieri al lavoro anche a Vallefiorana, dove un fulmine si è abbattuto sul comignolo di una casa facendolo cadere giù, ma anche a Vallesenzana, dove il tratto di un argine del fiume ha ceduto provocando uno straripamento.