Consiglio provinciale Ascoli, la maggioranza resta di centrosinistra

Igino Cacciatori è l'unico rappresentante del capoluogo

Un momento dello spoglio delle schede a palazzo San Filippo

Un momento dello spoglio delle schede a palazzo San Filippo

Ascoli, 5 febbraio 2019 - Sei consiglieri per la maggioranza di centrosinistra e quattro all'opposizione: questo lo schema uscito dalle urne per il rinnovo del consiglio provinciale, con le votazioni che si sono svolte durante tutta la giornata di domenica. Alla fine si sono espressi 300 amministratori del territorio su 413 aventi diritto, per un'affluenza del 72,7%. La lista di centrosinistra, 'Uniti per il Piceno', ha ottenuto 194 voti pari, per il calcolo del voto ponderato, a 46.311; 'L’altra Provincia' ha portato a casa 104 voti, corrispondenti a 33.719. Sono stati eletti Marco Curzi, Maria Rita Morganti, Stefano Novelli, Pierpaolo Rosetti, Daniele Tonelli e Roberto De Angelis per la maggioranza, mentre dall’altra parte ci saranno Giovanna Angelici, Luigi Capriotti, Maria Adele Girolami e Igino Cacciatori, con quest’ultimo che ha ottenuto gli stessi voti di Piera Seghetti ma è entrato perché nella sua lista, essendo risultate elette due donne e un uomo, la nomina è scattata per il componente maschile. Ecco nello specifico i voti di ciascun candidato: Isabella Bosano voti 20 (ponderato 4150), Marco Curzi voti 19 (ponderato 5178), Roberto De Angelis voti 30 (ponderato 5330), Maria Rita Morganti voti 36 (ponderato 9407), Barbara Muscelli voti 2 (ponderato 495), Stefano Novelli voti 18 (ponderato 6158), Pierpaolo Rosetti voti 17 (ponderato 5389), Rita Simonelli voti 3 (ponderato 495) e Daniele Tonelli voti 40 (ponderato 8459). Lista n. 2 “L’Altra Provincia”: Giovanna Angelici voti 34 (ponderato 5489), Igino Cacciatori voti 9 (ponderato 5427), Luigi Capriotti voti 27 (ponderato 8583), Maria Adele Girolami voti 20 (ponderato 8043) e Piera Seghetti voti 9 (ponderato 5427).

A commentare il risultato elettorale è stato Marco Fioravanti di Fratelli d'Italia: "Il risultato elettorale dimostra come il centrodestra nel Piceno stia avanzando, nonostante la gran parte degli aventi diritto al voto fossero consiglieri comunali eletti cinque anni fa, quando l’andamento politico generale era maggiormente favorevole alla sinistra. Ha retto l’accordo delle due grandi città della provincia, che da sole governano la metà degli abitanti di tutti e 33 i Comuni del territorio. L’aspetto che più deve far riflettere coloro che sperano di dividere il centrodestra è che l’accordo tra i partiti e il civismo legato allo stesso centrodestra regge molto bene”. Dal centrosinistra il commento è arrivato da Sara Calisti, responsabile dell’organizzazione del Pd provinciale: “Un grande risultato, che bissa il successo di qualche mese fa e che ha portato all'elezione del presidente Fabiani. La coalizione di centrosinistra, allargata alle diverse forze civiche, si è confermata essere la scelta migliore, nonostante le due maggiori città della nostra provincia siano governate (o meglio sarebbe dire malgovernate) da amministrazioni di centrodestra. Un centrodestra diviso, che anche in questa occasione ha dato dimostrazione di poco interesse per il bene comune, perennemente avvitato su personalismi e vuoti campanilismi”.