Case abusive, serve un sistema di prevenzione

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 9 novembre 2018 - Massimo cordoglio per le vittime di frane e alluvioni. Ma i 9 morti nella palazzina in Sicilia erano più che annunciati. Com’è possibile costruire nel letto di un fiume e che il Tar non abbia subito dichiarato inammissibile il ricorso contro la demolizione? Altro mistero: come abbiano ottenuto le utenze, per le quali occorrono concessione edilizia e certificato di abitabilità.  Niccolò Rocco di Torrepadula Bologna

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Davanti alla morte e al dolore bisogna inchinarsi. Ma la strage dell’abitazione di Casteldaccia, struttura abusiva, deve essere una lezione per tutti. L’Italia si divide per il condono fiscale e tollera che al Sud ci siano decine di case abusive costruite in aree pericolose. Si sono viste le conseguenze. Il conto andrebbe fatto pagare anche agli amministratori che negli anni hanno tollerato questo scempio. Demolire case abusive da anni è sempre difficile. Ma perché mai non esiste un meccanismo che impedisca le costruzioni irregolari? Nessuno vede? Nessuno controlla? Non è giusto che ci siano zone del Paese dove qualcuno riesce a sempre a farla franca con complicità dirette o indirette. E quando si piangono vittime è sempre troppo tardi. Dove ci sono amministratori incapaci di qualsiasi colore deve intervenire il governo. Di qualsiasi colore. beppe.boni@ilcarlino.net

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