Badanti, il welfare delle famiglie

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 2 agosto 2019 - Con la debolezza dei servizi, tante famiglie sono costrette a mantenere ‘in regola’ una badante. Famiglie normali, non facoltose. Ha idea il M5S dei sacrifici di queste famiglie? Con la trovata del ‘salario minimo’ portato a 9 euro l’ora questi costi, in alcuni casi, potrebbero raddoppiare. Di Maio, distante dalla realtà, si è incaponito con questa ‘bandiera’ perché non soffre il problema. Sarà un’autostrada aperta al lavoro-nero.

Fabio Baldrati, Ravenna

 

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Sul caso specifico va ricordato che la manovra è ancora un cantiere aperto e in evoluzione dove tutto può ancora accadere. La Lega ha già bocciato la proposta del salario minimo che, peraltro, non può essere pensato in modo trasversale ma dovrebbe essere declinato a seconda delle situazioni e delle occupazioni. E’ vero che oggi, per garantire un finale di vita dignitoso a molti anziani o un maggiore benessere a persone che hanno seri problemi di salute, molte famiglie ricorrono ad un assistente familiare. Quasi nessuno ormai si azzarda ad ospitare badanti in nero. E’ ingiusto e rischioso. Certo, è un mestiere duro che da noi ha assunto un alto valore sociale, praticato perlopiù da donne dell’Est costrette a lasciare famiglia e affetti per poter lavorare in Italia nell’assistenza ad anziani e malati. La retribuzione, come in altri mestieri, dovrebbe essere superiore ma bisogna tenere conto della realtà e del contesto. Gli stipendi sono tutto sommato dignitosi con contributi, ferie, vitto e alloggio di solito compresi. I committenti non sono aziende, ma famiglie che spesso devono fare grandi sforzi per assumere una badante.

beppe.boni@ilcarlino.net

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