Bimbi dimenticati e morti in auto, serve prevenzione

La lettera

Bologna, 21 maggio 2018 - Una riflessione sui bimbi dimenticati in auto, prendendo spunto dalla piccola morta a Pisa. I bimbi vengono legati ad un seggiolino assicurato al sedile posteriore in una posizione non visibile dal guidatore. Potrebbe invece essere assicurato al seggiolino anteriore del passeggero ed essere visibile. Perché non cambiare la norma che vieta il seggiolino anteriore?  Francesco Andreoli,  Spilamberto (Modena)

risponde il condirettore del Resto del Carlino, Beppe Boni

Le automobili ormai sono trasformate in gioielli tecnologici con telecamera per la retromarcia, sensori per agevolare le manovre, congegni satellitari incorporati e altro ancora. Manca qualche diavoleria che consenta di tenere sotto controllo (lo specchietto retrovisore è un reperto archeologico) i sedili posteriori. Servirebbe per non dimenticare i figli in auto e per la sicurezza dei passeggeri. Una telecamera? Un seggiolino speciale che segnala la presenza del bimbo? Probabilmente utili entrambi. Dieci tragedie in otto anni, non si può perdere altro tempo. I genitori risucchiati in questi drammi non hanno colpa. Il buio improvviso della mente, la stanchezza , lo stress sono micidiali. Non è un problema morale, ma fisico e psicologico. E i genitori sono anch’essi vittime. La prevenzione è fondamentale, siamo già in ritardo. Non aspettiamo la prossima tragedia.  beppe. boni@ilcarlino.net

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