Delinquenti in cella, una impresa quasi impossibile

La lettera

Bologna, 14 settembre 2018 - Un pusher è stato rimesso in lib ertà perché secondo il giudice lo spaccio di stupefacenti e’ “il suo unico mezzo di sostentamento”. E ancora: una badante ruba 60.000 euro di gioielli ai due anziani coniugi che che accudiva da tempo, ma la Procura della repubblica archivia perche’ il fatto “e’ di lieve entita’.” Serve commentare ? Daniele Danielli, Bologna

risponde Beppe Boni, condirettore de Il Resto del Carlino

Le leggi a volte sono talmente malfatte e piene di buchi che possono essere stiracchiate e interpretate con grande elasticità. I due casi da lei citati sono surreali. La quasi totalità degli spacciatori di droga, avendo scelto un particolare mestiere non previsto all’interno della legalità, lo utilizza come unico mezzo di sostentamento, quindi tutti i pusher, secondo questa logica, andrebbero rimessi in libertà. Perchè concedere il privilegio a uno solo? E la badante ladra? Sembra uno scherzo, ma se le cose stanno come sono state raccontate ai cronisti ci si chiede cosa deve fare una povera ladruncola per finire in carcere. Una impresa quasi impossibile se dopo un furto di gioielli per 60mila euro, con confessione al seguito, la signora con le mani lunghe non viene processata e rimane libera. Ecco perchè cresce la sfiducia dei cittadini verso le istituzioni giudiziarie. beppe.boni@ilcarlino.net

 

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