Migranti, l’argine va eretto in Africa

La lettera

Bologna, 16 luglio 2018 - Europa ipocrita ed egoista. Sempre a screditarci. C’è una realtà migratoria sotto gli occhi di tutti, specie dall’Africa verso l’Europa. Noi italiani salviamo in mare dove arriviamo, come penso farebbero anche altre Nazioni, ma una volta sul nostro suolo si proceda a un’equa distribuzione dei migranti in tutta l’Ue. Basata criticare Salvini, l’unico che si batte per i nostri interessi.  

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Risponde il condirettore de il Resto del Carlino, Beppe Boni

La svolta verso la linea della fermezza del governo ha pagato. Alcuni Paesi europei hanno accettato di ospitare quote di profughi salvati negli ultimi tre giorni. Se l’Italia, grazie al ministro Salvini, non avesse battuto i pugni sul tavolo non saremmo arrivati a questo punto. Malta, Francia, Germania e altri aprono le porte a quote di questi nuovi arrivi. Ma dopo? Serve un accordo stabile. Gli sbarchi, anche grazie agli accordi stretti in Africa dall’ ex ministro Minniti, sono diminuiti. Ma i disperati continueranno ad arrivare perché dietro di loro ci sono i mercanti di uomini. Ora bisogna premere con l’Europa perché si impegni a trovare soluzioni stabili in Africa coinvolgendo l’Onu per attrezzare campi profughi laggiù. Ma soprattutto per evitare che i clandestini arrivino dalla fascia sub sahariana. L’argine va eretto prima della Libia. Compito difficile, ma inevitabile.  beppe.boni@ilcarlino.net

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