I servizi si pagano ma devono essere efficienti

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 8 dicembre 2018 - Dalla prossima estate, in Lussemburgo i trasporti pubblici diventeranno ‘free’: i biglietti di treni, tram e bus non esisteranno più. La capitale di questo piccolo stato conta circa 400mila pendolari per lavoro, che ora si trovano spesso imbottigliati nel traffico. Ecco i provvedimenti da prendere e non pensiamo che il percorso giusto sia quello di allargare sempre le strade. Giusy Mainardi

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Fortunati gli abitanti e i pendolari del Granducato. Ma ciò che è possibile in uno Stato non è detto che sia possibile altrove. Il Lussemburgo è una piccola nazione e in gran parte presenta un paesaggio rurale. Da un certo punto di vista un paradiso con 590-700mila abitanti. Con un numerto così basso di popolazione tutto è più facile. Da noi un welfare del genere non è possibile essendo la nostra una società compostra da milioni di abitanti, di tipo industriale con una complessità, servizi compresi, che il Lussemburgo non ha. Avere gratis trasporti, sanità e altri aspetti del welfare non è possibile. I servizi si devono pagare, ma devono essere efficienti e commisurati alle possibilità delle persone. In Italia non sempre succede per colpa del malgoverno e della burocrazia. Ma questo deve essere l’obiettivo. Il concetto ‘gratis per tutti’ resta un sogno.  beppe.boni@ilcarlino.net

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