Accademia di Belle Arti Bologna, i giovani escono allo scoperto. E’ Opentour

Da oggi a domenica spazi aperti, piazze e gallerie con le opere degli studenti. Festa con la Pinacoteca

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Bologna, 22 giugno 2022 - L’arte può essere riparatrice di fratture sociali, ecco perché bisogna uscire allo scoperto. E’ questo il messaggio che lancia l’ Accademia di Belle Arti con ’Opentour 2022-Art is coming out’ , che da oggi a domenica coinvolgerà tanti spazi cittadini e gallerie con una mostra diffusa e tanti appuntamenti, a cura di Carmen Lorenzetti e Beppe Lufrano .

Con l’Associazione Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, che da tempo si dà parecchio da fare per l’arte in città, nasce domani dalle 15 alle 23, una mostra simile a una giornata dell’arte mista a una notte bianca, con protagoniste assolute le opere di studentesse e studenti in corso o diplomati negli ultimi due anni, che durante l’emergenza pandemica non hanno potuto godere di occasioni visibili. Rispetto al significato che l’Accademia vuole dare all’Opentour è bello e sul campo il progetto ’riparAzioni-rielaborare ad arte’ che verrà proposto nella piazza Roberto Raviola (in arte Magnus).

E così venerdì 24 giugno dalle 16 alle 20 il ’Workshop Pasta’ vedrà Christian Holstad e Sissi, mettere in atto una performance collettiva in cui viene prodotta pasta fatta a mano che diventa un materiale scultoreo grezzo, con cui elaborare nuove forme artistiche commestibili. Attorno a tre tavoli a forma di tavolozza pittorica, appositamente progettati e attrezzati con strumenti di lavoro e ingredienti, il pubblico sarà coinvolto nella realizzazione di innovativi impasti che diventano metafora del nutrimento poetico che l’arte può offrire. Chi partecipa si porta a casa i prodotti realizzati. E c’è anche posto per la festa, perché domenica dalle 16 alle 20 Accademia e Pinacoteca daranno vita a un pomeriggio di musica e regali letterari e artistici. Nell’ottica di attivare un collegamento tra formazione artistica e mondo artistico istituzionale, sabato alle 17 in Aula Magna , Giulia Cenci, già studentessa dell’Accademia e tra le artiste che hanno brillato all’ultima Biennale d’arte di Venezia, dialogherà con Marta Papini, organizzatrice artistica della manifestazione. "Sono oltre 400 le studentesse e gli studenti che mostrano il loro lavoro in 29 gallerie e spazi espositivi – spiega Cristina Francucci, direttrice di Ababo – e tanti docenti sono anche curatori".

E chiosa: "Essere visti e avere uno spazio dove esporre le proprie opere è il primo passo di una carriera artistica". A completare la proposta, c’è anche una rassegna di azioni performative eseguite da 20 studenti dei bienni di Scultura e Comunicazione dal titolo ’Corneraholic’ e una rassegna che si tiene però il 27 giugno, al cinema Galliera, coi corti di chi studia linguaggio del cinema e audiovisivo.

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