Cirque du Soleil a Bologna, il Corteo visionario rende omaggio a Fellini / FOTO

Da mercoledì 9 a domenica 13 ottobre all'Unipol Arena di Casalecchio

Cirque du Soleil

Cirque du Soleil

Bologna, 8 ottobre 2019 - Il regista Daniele Finzi Pasca ha scelto il labirinto esoterico della Cattedrale di Chartres per dare una collocazione celestiale alla processione simbolica di Corteo , tuffo del Cirque du Soleil nell’aldilà (video), col pensiero al funerale di Fischietto ne I clowns di Fellini. Stessi universi, stesse nostalgie, che trovano sipario e sentimento da mercoledì a domenica nel ventre sognante dell’Unipol Arena di Casalecchio.

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«Da ticinesi, io la l’autrice delle musiche Maria Bonzanigo siamo impregnati di italianità, quindi anche la logica, l’estetica, i colori, lo stile, il linguaggio che usiamo in questo nostro spettacolo del 2005 rimandano al mondo del maestro di Rimini, anche se non è direttamente ispirato ai suoi film» spiega il regista di Lugano con radici ferraresi che tre anni fa per il Cirque ha diretto pure Luzia .  

‘Corteo’ racconta il funerale di un clown a cui si ritrovano i compagni di lavoro che in una specie di flashback tornano a vivere i tempi andati in una spettacolare sovrapposizione d’immagini di ricordi. Qualcuno a Montreal era scettico all’idea di raccontare la morte, ma alla fine il riscontro dl pubblico ci ha dato ragione».

In quattordici anni di tournée il kolossal da tendone (e oggi da palasport) della compagnia canadese è stato applaudito – con le sue scale per il paradiso, i suoi acrobati aggrappati a enormi lampadari ondeggianti, i suoi cherubini, la sua lillipuziana volante, il clown sognatore interpretato dal piacentino Mauro Mozzani – da oltre otto milioni di spettatori in 16 paesi diversi solo nel primo decennio di rappresentazioni. «Questo spettacolo è una celebrazione dell’amicizia, della gioia di vivere, del piacere di condividere emozioni e fantasie, ma anche un viaggio fra i miei ricordi di bambino ammaliato dal circo» dice il regista. «Dei cinquanta performer in scena, una ventina sono ancora gli stessi del 2005 e questo consente a Corteo di rimanere ancorato alla sua anima primigenia».  

Se la fisicità senz’anima di Toruk , l’ultima produzione del Cirque approdata a Casalecchio, aveva lasciato perplesso più di uno spettatore, il funerale da ridere raccontato da questo nuovo lavoro recupera umanità con la forza della poesia. «La sensibilità verso il circo cambia sensibilmente di paese in paese e Corteo riafferma una tradizione spiccatamente europea, per questo da questa parte dall’Atlantico ha incassato grandi riscontri», prosegue Finzi Pasca che ha diretto opere liriche e cerimonie olimpiche, fondando prima il Teatro Sunil e poi la sua compagnia con cui ha realizzato, fra le altre cose, l’acclamato Donka-A Letter to Chekhov per il 150° anniversario della nascita dell’autore russo.

«Pure in Giappone, paese sensibilissimo al linguaggio estetico italiano, è rimasto per 14 mesi diventando lo spettacolo del Cirque più visto in assoluto. Lavorando alla produzione con lo scenografo Jean Rabasse pensammo di cambiare completamente la prospettiva tradizionale degli spettacoli circensi ‘teatralizzando’ lo chapiteau con la creazione di una doppia scena capace di offrire allo spettatore una visione frontale dello show in qualunque punto si trovi. Fu un successo. E al momento di rimontarlo, ci siamo resi conto che nelle arene quel contesto la bifrontalità diventava qualcosa di straordinario».

Corteo è un’allegoria sulla morte e per questo si accolla pur il compito di ricordare le vittime dei tre incidenti fatali che hanno funestato la vita del Cirque du Soleil nei suoi 35 anni di storia. La memoria dei fantasisti aerei Sarah ‘Sassoon’ Guyard-Guillot di Kà e Yann Arnaud di Volta e del tecnico Olivier Rochette, figlio del cofondatore Gilles Ste-Croix, ucciso tre anni fa da un ponte aereo in movimento proprio sul set di Luzia , sta infatti nei tre quadretti appesi alla testiera del letto in cui giace il corpo del clown Mauro. Un omaggio pubblico, sotto gli occhi di tutti, che in stile molto circense, però, solo in pochi riescono a cogliere.

«In uno spettacolo di queste dimensioni il Cirque può arrivare ad investire anche 40 milioni di dollari» conclude il regista. «Oltre alla mega produzione, infatti, fra i cinquanta artisti in scena ci sono alcuni tra i migliori fantasisti e acrobati al mondo, comprese otto medaglie olimpiche».  

Info: da mercoledì 9 a venerdì 11 ore 20.30, sabato 12 alle 16.30 e 20.30, domenica 13 alle 13.30 e 17.30  

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