Estate 2022 a Bologna: in gita sull'Appennino, dove andare e cosa fare

Qualche consiglio per chi ama l'escursionismo e le passeggiate tra la natura incontaminata, lontano dal caldo della città

Dove andare e cosa fare per una gita sull'Appennino bolognese

Dove andare e cosa fare per una gita sull'Appennino bolognese

Bologna, 27 luglio 2022 - Il caldo di questi giorni rende la vita in città più difficile: per questo, durante il weekend, in molti cercano rifugio in qualche luogo più fresco. In questo, arrivano in aiuto gli Appennini bolognesi, che - con i loro borghi, percorsi a piedi e angoli di natura incontaminata - offrono varie possibilità di svago, per una gita fuori porta all'insegna del turismo lento, lontano dalla folla e dal caos cittadino.  

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Lago di Suviana

Per cominciare, con un'ora di macchina si può arrivare al Lago di Suviana, lago artificiale nato dalla realizzazione della diga negli anni Trenta: è un luogo molto apprezzato dagli amanti della natura e da chi cerca un'alternativa più fresca al mare, tra le colline. Il bacino ha vari punti di ristoro sulle sue sponde e fa parte del Parco Regionale dei Laghi di Suviana e Brasimone, che vanta ben 130 chilometri segnalati di sentieri, dalle più semplici passeggiate semi-pianeggianti alle più impegnative scalate sul Monte Calvi, adatte alle diverse esigenze di chi ama l'escursionismo.

Porretta Terme

Un'altra opzione è Porretta Terme, un rinomato centro termale e di villeggiatura, per una gita all'insegna del benessere e del relax. Anche questa località offre oltre 700 chilometri di sentieri, per gli amanti delle passeggiate. Inoltre, a soli 6 chilometri, si può visitare il Castello di Castelluccio con il Museo della Fiaba.

Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa

Per continuare, il Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa è il più grande parco carsico dell'Emilia Romagna, sulle prime colline bolognesi. Il complesso carsico, noto come i Calanchi dell'Abbadessa, è tra i più importanti e studiati d'Europa. Anche qui numerosi sentieri escursionistici conducono i visitatori in un percorso costellato di forme erosive spettacolari, calanchi e grotte, circondati da un paesaggio ricco di scorci. 

Rocchetta Mattei

Sempre a poco più di un'ora da Bologna, nel cuore dell'Appennino, si trova Grizzana Morandi, con le sue ambientazioni naturalistiche e camminate nei boschi, e, soprattutto, la suggestiva Rocchetta Mattei, la principale attrazione. Si tratta di un castello ottocentesco voluto dal Conte Mattei, visitabile, che ospita al suo interno un intricato labirinto di camere e corridoi, mentre all'esterno è caratterizzato da torri, scalette e volte.

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Parco regionale di Corno alle Scale

A circa un'ora e mezza di macchina da Bologna, Lizzano in Belvedere vanta il Parco regionale di Corno alle Scale, di notevole importanza naturalistica per la presenza di peculiarità geologiche e mineralogiche, e per la bellezza delle Cascate del Dardagna e dell'Orrido di Tanamalia. I cinquemila ettari di parco ospitano vallate solitarie, foreste, e una grande varietà di flora e fauna, per chi desidera sentirsi a casa in mezzo alla natura.

Il tutto è impreziosito dal Lago Scaffaiolo, uno specchio d'acqua a 1850 metri e raggiungibile a piedi, dove si trova il Sentiero Italia che percorre l'intera dorsale degli Appennini, per arrivare fino alle Alpi. 

Tra le escursioni all'interno del parco, si segnala l’anello Budiara – Monte Pizzo, un trekking adatto a tutti, anche alle famiglie; per i più coraggiosi, dal Monte Pizzo è anche possibile fare voli in parapendio. Per chi volesse, il percorso può essere effettuato anche in mountain bike o ebike

Un'altra possibilità è il Monte Belvedere, a pochi chilometri da Querciola e facilmente raggiungibile sia a piedi che in mountain bike o e-bike, per i ciclisti esperti. Dalla cima del Monte Belvedere, è possibile ammirare il panorama e le rovine dell’antico castello medievale, edificato nel 1227 in posizione strategica sul monte Cimbriano per frenare le minacce di aggressione di Federico II

Infine, il Monte Grande offre uno dei panorami più spettacolari della zona e si può raggiungere dalla Sboccata dei Bagnadori: questo percorso permette di osservare due importanti sorgenti e di raggiungere un punto panoramico incastonato tra cime più elevate. Dal Monte Grande è visibile anche il borgo di Monteacuto. Inoltre, nella zona dei Bagnadori sono stati rinvenuti alcuni reperti risalenti al Neolitico, come punte di freccia, raschiatoi e selci. Vanno ricordate anche le opere d’arte della Via dei Signori, installate nel 1994 nell’ambito del progetto “Sentiero d’Arte”, tutte realizzate utilizzando materiali locali e in alcuni casi anche avvalendosi di maestranze/industrie del territorio. 

Parco Regionale dell'Abbazia di Monteveglio

Nella Valle del Samoggia, spicca il borgo fortificato di Monteveglio, di epoca medievale, dominato dal Castello e dall'antica Abbazia di Santa Maria e porta d'ingresso al Parco Regionale dell'Abbazia di Monteveglio. Il parco, che si estende per circa 900 ettari a ridosso del borgo, offre ai visitatori il tipico paesaggio collinare, con i suoi rilievi boscosi, i calanchi, le piccole valli, i vigneti e i fondovalle alberati. Per gli appassionati di geologia e di minerali, si possono trovare attrazioni interessanti, come il bacino di Pan Perso, il bacino del rio Paraviere e la testata di valle del rio Ramato.

Castel D'Aiano

Infine, Castel D'Aiano, che con i suoi 805 metri di altezza è il comune più alto della provincia di Bologna. Si tratta di un borgo sulla dorsale tra il fiume Reno ed il Panaro, con vista sulla catena del Cimone. Questa località offre 160 chilometri di sentieri di varia difficoltà in mezzo alla natura, tra boschi, borghi da visitare e scorci mozzafiato. 

Nella località di San Cristoforo di Labante, si possono trovare le omonime grotte, scavate in un tipo di roccia sedimentaria calcarea, il travertino, molto conosciuta e usata nell’edilizia. Solitamente, le cavità naturali non superano i 4-5 metri di profondità, ma le grotte di Labante arrivano anche a 51 metri di lunghezza, con un dislivello di 12 metri. Proprio per questo, si tratta della più grande grotta primaria tra i travertini italiani, e forse anche del mondo. Sopra la grotta, poi, sorge una cascata alimentata dalla stessa fonte che diede origine alla formazione calcarea della roccia. Per i più coraggiosi, è possibile raggiungere anche l’interno delle grotte, attraversare un paesaggio fatto di stalattiti e stalagmiti, per arrivare infine ad un lago nascosto.

Badolo e la Riserva Naturale Contrafforte Pliocenico

Ad una ventina di chilometri da Bologna, questo itinerario ad anello (percorso Anello di Badolo) è perfetto per una fuga in giornata dalla città. Dopo un leggero dislivello, si accede alla vetta di una formazione calcarea conosciuta come “Contrafforte pliocenico”, da cui si possono ammirare le valli di Setta e Reno. La Riserva è la più ampia di tutta la regione e tutela il fronte roccioso che si sviluppa per una quindicina di chilometri trasversalmente alle valli di Reno, Setta, Savena, Zena e Idice, culminando negli spettacolari rilievi di Monte Adone, Rocca di Badolo, Monte Rosso e, poco oltre l’area protetta, monte delle Formiche.  

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