Bologna, torna la Fiera del libro per Ragazzi. La Cina ospite d'onore

Dal 26 al 29 marzo la 55ª Bologna Children’s Book Fair. Cinesi, illustrati e digitali: ecco i giovani libri che salvano il mondo

Un’illustrazione dell’artista spagnolo Manuel Marsol

Un’illustrazione dell’artista spagnolo Manuel Marsol

Bologna, 21 marzo 2018 - Se il mondo globalizzato produce libri anziché loschi poteri informatici si può ancora sperare. Se poi quei libri sono rivolti ai giovanissimi, alle loro curiosità, al loro bisogno di fantasticare e di saper, allora la speranza si rafforza. «Ogni lettore, quando legge, legge se stesso», diceva Proust. E più saranno le occasioni, più migliorerà la coscienza di ciò che si è o si vorrebbe essere. Di occasioni la cinquantacinquesima Fiera del libro per Ragazzi di Bologna (ma la dimensione planetaria obbliga ormai a chiamarla Bologna Children’s Book Fair, in sigla BCBF), in calendario nel quartiere fieristico dal 26 al 29 marzo, ne offre in abbondanza. Le cifre: 1300 espositori di un centinaio di paesi, 250 incontri, 1 milione di visite sul web. E una nazione ospite, la Cina, colosso dell’economia e dello sviluppo culturale (non dei diritti umani, ahimè).   Fin dalla presentazione di ieri nella biblioteca civica multimediale di Salaborsa, la Fiera ha messo in campo le sue prospettive. Largo agli illustratori (una scelta percorsa dalle origini) e grande attenzione per le nuove tecnologie, inclusi il digitale e la realtà aumentata. In una realtà di non lettori come la nostra il libro si plasma con il variare degli strumenti a disposizione; con buona tenuta (fonte Associazione Italiana Editori), poiché oltre il 40% per cento dei diritti venduti dall’Italia all’estero riguarda le pubblicazioni dai 6 ai 18 anni. E internazionalità è un’altra parola d’ordine: la Fiera bolognese è partner di quella di Shangai e sarà parte attiva (30 maggio-1 giugno) a New York della prima due giorni riservata al mercato dei copyright nelle edizioni del settore.   L'illustrazione resta regina. La classica “Mostra degli Illustratori” ha selezionato 77 lavori i 25 parti del mondo. E la Cina, facendo ovviamente in grande come le si addice, porta in fiera, tra l’altro, un’esposizione della sua antica arte grafica, una rassegna delle tavole più famose e una serie di album che raccontano il mondo visto con gli occhi di un bambino. Di pregio le partecipazioni: da Manuel Marsol, primo al premio dell’illustrazione 2017 a Ludwig Volbeda, dalla mostra per Gianni De Conno a Chris Ridder, da Lorenzo Mattotti all’illustrazione russa riscoperta da Antonio Faeti nella Galleria Stefano Forni e all’inglese Helen Gillian Oxenbury.

Ai premi consueti, in primis gli allori per gli illustratori – e c’è naturalmente il BolognaRagazzi Digital Award – si aggiungerà nel 2019 un riconoscimento, nel ricordo della scrittrice e studiosa Carla Poesio, per una tesi di laurea sulla letteratura per i ragazzi. E si dovrebbe dire meglio ragazze e ragazzi, così come s’intitola il Premio Strega per gli adolescenti giunto alla terza edizione.

Ma la Fiera non sarebbe se non un recinto chiuso per scambi d’affari, se non fosse accompagnata per la seconda volta da BOOM! Crescere nei libri”, un programma costruito dal Comune e da BolognaFiere, con liberissimo accesso per bambini e famiglie: è un off-Book Fair che si svolgerà da domani al 31 marzo, forte di 60 appuntamenti e 38 mostre distribuiti in 64 luoghi diversi della città. I libri, e i loro autori, vanno toccati, annusati, usati come mappe per vivere. È noto che chi legge vive due volte. Con la Fiera che sta dentro e con quella che, nata da lei, sta fuori, si stingono le angosce planetarie. Se il mondo globale è così, si può sperare.

Info www.bookfair.bolognafiere.it.

 

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