Lucio Dalla, Bologna lo ricorda. Casa aperta per due giorni, poi il concerto

Sabato 2 e domenica 3 visite straordinarie alla 'tana' di via D'Azeglio. Lunedì 4 tanti amici per il tributo sul palco del Comunale

Lucio Dalla se ne è andato sette anni fa (Ansa)

Lucio Dalla se ne è andato sette anni fa (Ansa)

Bologna, 1 marzo 2019 - Sontuose, avvolgenti, incalzanti, le note dell’Orchestra del Teatro Comunale faranno rivivere lunedì sera 4 marzo l’avventura umana e artistica di Lucio Dalla. Oggi ricorrono i 7 anni dalla sua scomparsa: la Fondazione che prende il suo nome e che ne ha raccolto l’eredità, in collaborazione con il Comune, mette in scena la reinterpretazione, affidata ai Maestri del Comunale, di Lucio Dalla, l’album del 1979 che segnò, con canzoni come Anna e Marco e Stella di mare, l’identità popolare della canzone d’autore italiana.

L'INTERVISTA / D'Onghia: "Così ho riscritto le sue canzoni per il concerto"

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L’ensemble – in occasione di Così mi distraggo un po’. Tre giorni con Lucio, le celebrazioni, dal 2 al 4 marzo, per il compleanno dell’artista – eseguirà integralmente nel suo teatro le 9 canzoni del disco, in una rielaborazione affidata a Beppe D’Onghia, suo storico collaboratore, nei panni del direttore d’orchestra. Non sarà, nelle intenzioni degli autori, Gianni Marras e Paolo Piermattei – anche lui molto vicino a Dalla, responsabile del piccolo studio di registrazione in via d’Azeglio dove sono stati scoperti alcun inediti – un semplice concerto, ma una rappresentazione dove i linguaggi si incontrano, dove le differenti forme espressive dialogano.

Piermattei, scavando nello sconfinato archivio audio e video custodito gelosamente nella sede della Pressing, l’etichetta indipendente che pubblicava i dischi di Dalla, ha ritrovato immagini rare, in buona parte inedite, voci del cantante mai ascoltate che, unite tra loro, costituiranno il filo conduttore della serata, collegando le interpretazione dei brani, ormai diventati dei classici, che fanno parte del disco. Composizioni affidate, oltre che alle partiture strumentali, a tante voci, scelte tra quelle che, in maniera diversa, hanno caratterizzato la carriera del cantautore.

Ci sarò Ron, sicuramente alle prese con Cosa sarà, brano del quale compose la musica, nell’album cantato con Francesco de Gregori. La serata sarà trasmessa in diretta dalle 21 su Radio1 Rai, nel giorno in cui l'artista bolognese avrebbe compiuto 76 anni. Saliranno sul palco anche Gaetano Curreri, Luca Carboni e tanti musicisti che, in momenti diversi, hanno accompagnato Dalla nella sua carriera, da Roberto Costa a Teo Ciavarella, da Iskra Menarini a Riccardo Majorana, Jimmy Villotti, Francesco Gabbani, Marco Masini, Lo Stato Sociale, i giovani Giovanni Caccamo e Francesco Rubino completano il cast musicale. A loro si aggiungono le coreografie di Alessio Vanzini e le animazioni video di Stefano Cantaroni e Gabriel Zagni.

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Per tutta la giornata, fino all’inizio del concerto, il Teatro Comunale diffonderà le canzoni di Dalla sotto il portico, mentre il giorni precedenti sarà possibile scoprire le meraviglie dell’edifico del Bibiena, grazie alla visite guidate e ammirare la mostra fotografica che racconta il rapporto tra Dalla e Bologna. Aperture straordinarie, dal 2 al 4 anche per la casa museo di via d’Azeglio - dove sono ancora accese le luminarie-tributo -, fruibile durante tutto l’anno ogni venerdì, con l’affluenza di un pubblico non più composto soltanto da bolognesi, ma in buona parte da turisti che l’hanno inserita tra i luoghi da vedere in città, tanto che è impossibile trovare un biglietto sino al 26 aprile.

Ai festeggiamenti partecipa anche la Cineteca che il pomeriggio del 4 marzo proietterà il film Quijote, di Mimmo Paladino, con Lucio Dalla nei panni di Sancho Panza e Peppe Servillo in quelli dell’hidalgo, in lotta non contro i mulini a vento, ma contro le pale eoliche.

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