Bologna medioevale, una nuova sede per la 'Macchina del tempo'

In via Zamboni 7 la ricostruzione virutale della città nel Medioevo

La ricostruzione virtuale di Bologna con la 'Macchina del tempo' (FotoSchicchi)

La ricostruzione virtuale di Bologna con la 'Macchina del tempo' (FotoSchicchi)

Bologna, 20 aprile 2018 - Basta inforcare gli occhiali giusti, in questo caso dei moderni visori e cuffie, sedersi su una delle 9 comode poltrone ed è subito magia. Grazie a La macchina del tempo con destinazione XIII secolo che ha aperto i battenti nella nuova sede di via Zamboni 7.

La Bologna medioevale come la fantasia non è mai neppure riuscita ad immaginare: mai così reale perché virtuale. La si potrà attraversare passo dopo passo, percorrendo lungo le strade in terra battuta, schivando i carri o gli animali. Oppure sostando nelle taverne insieme agli altri avventori. Camminare sotto i portici che già allora caratterizzavano Bologna per colloquiare con i bolognesi di ieri. E ancora le Sette Chiese e il magico volo tra le 100 torri che punteggiavano la città.

Una ricostruzione in 3D, la prima, del centro storico della Bologna del tredicesimo secolo che si è avvalsa della supervisione di esperti quali l’architetto e storico dell’arte Carlo De Angelis e il Prof. Rolando Dondarini. Circa 2 chilometri quadrati del cuore della città riprodotti in maniera fedele, fin nel minuzioso dettaglio. Più di 1000 edifici (abitazioni, 88 torri e chiese) ricostruiti nell’esatta ubicazione, oltre agli oggetti di arredo urbano e più di 100 personaggi in movimento con abbigliamento dell’epoca.

image "La macchina del tempo" è figlia dell’esperienza al Museo della Storia della città, a Palazzo Pepoli con 17 mila viaggiatori e un sold out nell’ultimo periodo. Ora, nella nuova casa di via Zamboni 7, sono raddoppiate le postazioni di 'virtual reality', gestite dal software della società Itimere, ed è stata aggiunta un'area selfie. Potenziati anche i cambiamenti climatici e temporali: scene notturne alla luce delle torce e improvvisi scrosci di pioggia. Tutto ricostruito con rigore storico grazie all'innovativa tecnologia Windows Mixed Reality. "Stiamo lavorando anche su nuove epoche, a maggio uscirà Al Canel, la ricostruzione del Canale di Reno nel XVIII secolo", ha spiegato Massimo Sinigaglia, cofondatore del progetto.

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