Art City Bologna 2020, le 10 cose da vedere domenica 26 gennaio

Dal Mambo a Palazzo Re Enzo, ecco 10 cose da non perdere fra installazioni, mostre e performance

Al MAMbo la mostra AGAINandAGAINandAGAINand indaga il tema del loop (FotoSchicchi)

Al MAMbo la mostra AGAINandAGAINandAGAINand indaga il tema del loop (FotoSchicchi)

BOLOGNA- Domenica è l’ultima giornata di ART CITY in città. Tuttavia, molti dei main project segnalati da Arte Fiera rimarranno visitabili al pubblico anche nelle prossime settimane. Ecco una selezione di 10 opere e istallazioni che arricchiranno il patrimonio espositivo della nostra città in questi mesi.

Le 10 cose da vedere ad Art City

1. Al Mambo “AGAINandAGAINandAGAINand” Fino al 3 maggio Nella Sala delle Ciminiere del MAMbo, AGAINandAGAINandAGAINand indaga il tema del loop, della ripetizione e della ciclicità nella contemporaneità. La attraverso un’analisi attuata da diverse angolazioni attraverso le opere di artisti che hanno posto l’argomento al centro della propria ricerca. 2. A Villa delle Rose “Muntadas.Interconnessioni” Fino al 22 marzo Villa della Rose farà da cornice alla prima personale in Italia di Antoni Muntadas. L’allestimento di Bologna è stato pensato appositamente per la dimensione “domestica” della settecentesca Villa delle Rose, dando vita a un percorso che favorisce un rapporto intimo con il visitatore. 3. Padiglione De l'Espirt Nouveau, “Mika Taanila. Damage/Control” Fino al 22 marzo Una relazione tra l’uomo, l'ambiente e la tecnologia, in un continuo dialogo tra passato e futuro. Questo è quello che emerge dal lavoro di Mika Taanila. Spaziando dall’ecologia alla cibernetica, passando per la robotica e le sperimentazioni musicali. Taanila indaga le modalità in cui i dispositivi tecnologici hanno ridefinito il mediascape e le modalità della visione. 4. Palazzo Bentivoglio, “Sissi. Vestimenti” Fino al 19 aprile Una delle performance principali della giornata di domenica è quella che ci sarà domenica dalle 14.30 alle 16.30 a Palazzo Bentivoglio. “Sissi. Vestimenti”raccoglie un’ampia selezione di sculture-abito dell’artista presentate attraverso un progetto installativo pensato appositamente per lo spazio e domenica ci sarà proprio una performance per sottolineare il legame di esse con la vita di tutti i giorni. 5. Casa Morandi, “Francesca Ferreri. Gaussiana” Fino a 22 marzo Gaussiana è il titolo di un’opera di Francesca Ferreri, che si colloca nella sala centrale di Casa Morandi, e dà il nome all'intera mostra. Il lavoro si inserisce nel solco di una ricerca più ampia, che rintraccia nell’intreccio tra restauro e algoritmi matematici spunti poetici per un approccio scultoreo che si pone, sullo sfondo, il problema dell’incognita. 6. MAST, “Uniform into the work/ Out of the work” Fino al 3 maggio Protagonista di questa mostra le tipologie di abbigliamento indossate dai lavoratori in contesti storici, sociali e professionali differenti. Al MAST presenta il nuovo progetto espositivo, curato da Urs Stahel, è dedicato alle uniformi da lavoro, indagato con oltre 600 scatti di grandi fotografi internazionali. 7. Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, “3 Body configurations claude cahun VALIE EXPORT Ottonella Mocellin” Fino al 18 aprile L’esposizione che si trova alla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, si presenta come la possibilità di approfondire un ambito della storia dell’arte del ‘900 ampiamente caratterizzata dall’uso dei dispositivi extra artistici quali il corpo, la fotografia e la performance. 8. Museo Davia Bargellini​. Via libera per volare, “Antonello Ghezzi con la partecipazione di Luigi Mainolfi” Fino all’ 1 marzo In omaggio al grande poeta Gianni Rodari, nel centenario dalla nascita, i semafori blu invaderanno la città. Ispirandosi al racconto Il semaforo blu, alcuni artisti realizzeranno una serie di installazioni in diversi punti della città in cui verranno collocati iconici semafori che diffondono luce blu. E il titolo rappresenta una vera e propria esortazione a sognare. 9. Spazio Carbonesi, “Silvia Camporesi. Circular View” Fino all’ 1 marzo La mostra racconta l’evoluzione mensile dei lavori di costruzione dell’impianto di biometano a Sant’Agata Bolognese, in provincia di Bologna, cogliendo le peculiarità architettoniche di quegli edifici. 10. Palazzo Re Enzo, “Cappella di Santa Maria dei Carcerati” Fino 20 marzo Un vero e proprio gioco di specchi quello che è possibile vedere a Palazzo Re Enzo. Tre specchi circolari, infatti, mettono sottosopra l’opera pittorica di David Tremlett, che già nel 2003 aveva interamente dipinto la cappella con l’obiettivo di espandere e coniugare il piccolo ambiente in un ideale paesaggio.

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