Malattia Renale Cronica: a Bologna un corso di cucina per aiutare l’integrazione

Sei appuntamenti al Battirame per insegnare l'alimentazione giusta con medici, dietologi, psicologi, artigiani e produttori

Malattia Renale Cronica: ne sono affetti 30mila pazienti sotto ai 18 anni

Malattia Renale Cronica: ne sono affetti 30mila pazienti sotto ai 18 anni

Bologna, 19 settembre 2023 – Un corso di cucina per sensibilizzare il mondo al tema delle malattie renali e l’alimentazione delle persone affette. Giovedì 21 settembre parte ‘Fagioli Ribelli’ il progetto per l’educazione terapeutica che vuole creare un mondo più inclusivo insegnando a grandi e piccini ricette a basso contenuto proteico adatte a tutti.

La rassegna propone una rete nazionale di chef e artigiani alimentari specializzati nella produzione e preparazione di pasti equilibrati e adatti a un paziente affetto da MRC (Malattia Renale Cronica). Hanno collaborato alla creazione dei laboratori molti esperti in medicina e dietologi che si sono assicurati che le pietanze fossero adatte ai bambini. Lo scopo è la promozione di questi prodotti per far sentire meno esclusivi i ragazzi.

Oggi è stato presentato il programma presso il Battirame dove sono intervenuti Domenica Taruscio, direttrice del dipartimento Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sanità, Andrea Pasini, responsabile scientifico del progetto nonché Presidente SINePe (Società Italiana di Nefrologia Pediatrica), Bruno Damini, giornalista, ideatore e responsabile del progetto, Alessandra Vistosi, in rappresentanza della Rete Ma.Re.(Rete italiana per le malattie renali in età pediatrica) e Giovanni da Schio, presidente Associazione Il Sogno di Stefano ODV.

“Sono 30mila i pazienti sotto i 18 anni affetti da Mrc e 4 milioni gli adulti. I trattamenti per questo disturbo equivalgono al 2% delle spese sanitarie nazionali totali, circa 2.5 miliardi” ha spiegato  Pasini. Mentre con gli adulti la condizione è causata da “ipertensione, obesità e diabete” fattori che aggiunge Pasini “sono destinati a crescere” nel caso dei minori spesso la malattia è “congenita e, nel 60-70% dei casi, e non ci sono cure, possiamo solo rallentare l’evoluzione della malattia e una delle vie per farlo è attraverso l’alimentazione”.

“Ci deve essere maggiore considerazione sociale per i ragazzi e gli adolescenti affetti da questa malattia perché vengono esclusi per via della loro alimentazione” ha commentato Vistosi. “Noi del Sogno di Stefano abbiamo voluto partecipare perché vogliamo far sentire i ragazzi uguali agli altri ed è da quasi 20 anni che noi siamo vicini ai pazienti” ha dichiarato da Schio.

“Sono fiera di essere madrina di questo progetto che passa dalla fase pilota a quella nazionale, ci sono molte regioni non così fortunate dove i bambini affetti vengono trattati diversamente, voglio contribuire per far si che questa cosa non accada” ha aggiunto Taruscio.

L’iniziativa è stata sostenuta da diversi sponsor come Emil Banca, il Consorzio a tutela del Lambrusco, Eta Beta, Minerva, Flavis, Alter Native Group, Cateringross e Sala&Cucina. Le lezioni si svolgeranno in via Battirame 11 e sarà possibile seguirle live.

A questo link altre informazioni sul progetto

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