LORENZO PEDRINI
Cosa Fare

La magia della Rocchetta Mattei su SkyArte / FOTO

Dedicata alla stravagante e onirica costruzione del conte Cesare Mattei la puntata di 'Muse inquietanti' di Carlo Lucarelli

La Rocchetta Mattei

Bologna, 27 febbraio 2018 – L'ossessione di alleviare le sofferenze del mondo, barricato, in solitudine, nel suo maniero da favola. Un po' benefattore e un po' scienziato, incline alla depressione per via della prematura morte della madre, triste ma generoso: questo era il conte Cesare Mattei, il pioniere dell'omeopatia che, fra le colline di Riola di Vergato, edificò il castello dei suoi sogni.

A questa pittoresca figura e all'omonima e visionaria Rocchetta che si staglia, con le sue eclettiche architetture, alle porte di Bologna è stata dedicata una puntata speciale del format condotto da Carlo Lucarelli, 'Muse inquietanti', andata in onda lo scorso lunedì sera su Sky Arte e intitolata, appunto, 'Il sogno del conte Mattei'.

Ognuna delle piccole perle del ciclo di trasmissioni ideato da Bottega Finzioni, giunto alla quarta stagione e realizzato in esclusiva per Sky Arte Hd da Ruvido Produzioni, del resto, è stata girata proprio fra le stanze del maniero di proprietà della Fondazione Carisbo, che ora, a grande richiesta, si è meritato un approfondimento dedicato. In 20 densi minuti, confezionati con il sostegno di Emil Banca e del Comune di Grizzana Morandi, le telecamere hanno allora vagato fra le volte arabeggianti e i mille segreti della Rocchetta Mattei, mentre Lucarelli, con il suo stile inconfondibile, ricordava le illustri figure transitate dalle sue sale per valersi dei benefici dei rimedi elettromeopatici del conte, fra le quali alcuni indicano addirittura Ludovico III di Baviera e lo zar Alessandro II.

A impreziosire il racconto, iniziato dall'agonia della madre di Cesare, nella quale molti indicano il trauma che lo portò a dedicare la propria esistenza a quelle che riteneva sarebbero state le nuove frontiere della medicina, è stata, poi, la partecipazione di Loriano Macchiavelli. Lo scrittore nativo di Vergato, infatti, fra i ricordi di bambino che lo legano alla rocca, ha parlato della prima volta in cui la vide apparire come un miraggio e di come suo padre, quasi sottovoce, gli abbia sussurrato, quel giorno, che “lì abitano i maghi”.

Rocchetta Mattei, alcuni dei partecipanti al ballo in maschera

Stregone o pioniere che fosse, comunque, Cesare Mattei fu capace, nonostante una vita infelice, di impressionare quasi tutti coloro con i quali ebbe a che fare, tanto da meritarsi, a proposito di esoterismo, una citazione ne “I fratelli Karamazov” di Fedor Dostoevskij, dove è la bocca del Diavolo in persona a narrare di una miracolosa guarigione dai reumatismi resa possibile dalle gocce ricevute dal conte.