Spesa di frutta e verdura? Riapre a tutti il mercato ortofrutticolo: ecco giorni e orari

Il Caab apre ai privati dalle 7,30 alle 9 tutti i mercoledì e i venerdì per acquistare prodotti in cassetta. E per salumi, formaggi e vini si può andare dalle 15 alle 20 di venerdì e sabato

Bologna, 14 febbraio 2024 - Da oggi il Caab, Centro agroalimentare Bologna situato accanto a Fico, riapre ai privati cittadini. Sarà possibile fare la spesa a cassetta di frutta e verdura per due mattine a settimana, dalle 7.30 alle 9, tutti i mercoledì e venerdì.

E da questo sabato, sempre nel  complesso di via Paolo Canali 16, per la spesa settimanale le famiglie potranno  acquistare anche prodotti agroalimentari locali e salumi, formaggi, vini, ortaggi e frutta. Appuntamento dalle 15 alle 20 di venerdì e sabato, in un punto di Bologna strategico per il mercato agricolo e centro di distribuzione di caratura nazionale.

Tra le proposte al vaglio del Cda c’è anche il nuovo mercato del pesce, finanziato col Pnrr.

Il Caab riapre al pubblico. Nella foto il presidente Marco Marcatili (al centro), con Giada Grandi e Duccio Caccioni
Il Caab riapre al pubblico. Nella foto il presidente Marco Marcatili (al centro), con Giada Grandi e Duccio Caccioni

"Prodotti freschi, che durano di più e costano di meno”

"Un'immersione completa in un ecosistema complesso come Caab, per riaprirsi al mercato. Una serie di attività che mettono questa piattaforma logistica a disposizione per la formazione e l’alimentazione di competenze", spiega il suo direttore Marco Marcatili. In questo senso si inserisce "l’opportunità di un’esperienza di autenticità che possa tradursi in un aumento della consapevolezza del funzionamento della piattaforma del fresco a Bologna”.

“Il bello, per le famiglie, è che qui trovano prodotti freschi. Comprare a cassetta non deve far paura, i nostri prodotti durano di più e costano meno rispetto al supermercato”, dice Giada Grandi, membro del Consiglio d'amministrazione Caab.

Il produttore porta la sua merce e lascia al commerciante una commissione del 12% e Duccio Caccioni, direttore di mercato Caab, aggiunge anche una critica al mercato notturno. “Sta facendo morire questo lavoro perché manca il ricambio generazionale. Nessun giovane vuole svegliarsi a mezzanotte e stare qui di notte”. Ad aprire sabato sarà anche Michele Arena, il pastore di Montechiaro da circa cento animali. “Non dormo mai – sorride –, ma sono felice di lavorare tutto il giorno per questa nuova avventura”.

L’indagine di mercato

Il 57% dei consumatori (su 500 intervistati nella città metropolitana di Bologna), conosce il Caab. Ma solo il 10% usufruisce dell’ortofrutta. L’indagine di mercato dell’azienda è anche servita per decidere gli orari di riapertura preferiti dai consumatori. Un’operazione sociale e anti inflazione perché “la qualità del fresco non deve essere solo per i più ricchi. Dobbiamo mettere nelle condizioni tutte le famiglie di accedere ai prodotti”, sottolinea Mercatili. Gli indagati “riconoscono qualità, sicurezza, prezzo e varietà”, dice il presidente del Caab.

L’81% delle famiglie sarebbe interessato a compare all’ortofrutta. D’altro canto, questo mercato è in calo drastico, “si è dimezzato il consumo in 20 anni, da quasi 1kg a persona a meno di 400g consigliati. Così cala l’aspettativa di vita, aumenta l’obesità e il diabete. Il grosso del lavoro va, quindi, fatto sullo stile di vita del consumatore”, conclude Caccioni. L’azienda da 50 anni collabora anche con un gruppo cristiano che raccoglie il cibo sprecato e lo consegna agli enti benefici locali.

Cos’è il Caab?

Quindici operatori da tutta Italia, ottanta produttori locali insediati e un’area di rifornimento ricca che va da Forte dei Marmi alla Costa Smeralda. Il Centro agroalimentare di Bologna è una società costituita da Enti pubblici locali territoriali, associazioni economiche e di categoria, istituti di credito ed operatori del settore.

Il polo da 1,4 miliardi e 100 mila controlli qualità l'anno, con sede in via Paolo Canali, è dotato di tecnologie moderne, con piattaforme per l’approvvigionamento della grande distribuzione, centri servizi, magazzini e spazi commerciali e due borse merci con accesso, da oggi, anche per la spesa dei cittadini.

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