25 aprile Bologna, Merola. "Piazza vuota ma piena del ricordo dei caduti"

Le note di 'Bella Ciao', suonate da Paolo Fresu in una piazza Nettuno vuota. Bonaccini a Marzabotto. "Vengo qui da quando ho 14 anni"

Virgilio Merola e le note di 'Bella ciao' suonata da Paolo Fresu (Foto Schicchi)

Virgilio Merola e le note di 'Bella ciao' suonata da Paolo Fresu (Foto Schicchi)

Bologna, 25 aprile 2020 - "Questa piazza non è vuota - ha detto il sindaco Virginio Merola - ma è piena del ricordo dei caduti e del profondo senso di democrazia dei bolognesi. Mi appello a tutte le forze politiche e al Parlamento perché in questo periodo agiscano con unità e responsabilità nazionale, com'era nello spirito della Resistenza". Queste le parole del sindaco Virginio Merola nel giorno delle celebrazioni del 25 aprile.

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E le note di Bella Ciao, dal flicorno di Paolo Fresu, hanno risuonato in una piazza Nettuno insolitamente vuota, a Bologna, nelle celebrazioni del 25 aprile. Davanti al sacrario dei caduti il musicista sardo, bolognese d'adozione, ha suonato una sua interpretazione del canto partigiano più noto.

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Alla cerimonia hanno partecipato anche la vicepresidente della Regione Elly Schlein, la presidente dell'Anpi di Bologna Anna Cocchi ed il prefetto Patrizia Impresa. 

"Credo sia un dovere civile, prima ancora che istituzionale, venire qui dove c'è stato uno dei crimini se non il crimine piu' efferato di questa Regione, l' Emilia Romagna, che pagò uno dei prezzi più alti per la lotta di Liberazione con migliaia di uomini e donne, ragazzi e bambini, vittime innocenti, per permetterci di ritrovare libertà pace e democrazia e ridare dignità a un Paese che l'aveva perduta dopo tanti anni di regime fasista e con l'entrata in guerra con la Germania e il regime nazista".

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Con queste parole, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha aperto invece il suo intervento davanti al sacrario dei caduti di Marzabotto dove, ha detto, viene ogni anno da quando aveva 14 anni. "Venni qui anche l'ultimo giono di campagna elettorale - ha ricordato Bonaccini - non c'entra nulla la parte, in un paese democratico dovremmo essere tutti dalla stessa parte, nel riaffermare valori che dovrebbero accumunarci tutti quanti".

Rivolgendo poi un pensiero all'emergenza che la regione sta vivendo con il coronavirus, Bonaccini ha aggiunto: "Dobbiamo farcela, non ho dubbi, con la forza e i valori di questa Regione e della sua gente che hanno sempre dimostrato, anche quando ricostruirono i nostri padri e nostri nonni. Non ho dubbi che se ce l'hanno fatta loro in quelle condizioni ce la faremo anche noi - ha concluso - pur con tutti i lutti e il dramma che stiamo vivendo".

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