
Ironia e delicatezza: l’inventore degli ‘umarells’ aveva portato sui social la storia di tante famiglie e caregiver
Bologna, 24 novembre 2024 – E’ stata un po’ la mamma di tutti i bolognesi e poi di un’Italia intera. Di figlie e figli che in lei riconoscevano un’esperienza famigliare simile e si sentivano compresi e ascoltati nella condivisione del dolore. Concetta Lodi, la mamma dello scrittore e ancor prima esploratore del grande web e papà degli Umarells Danilo Masotti, se n’è andata ieri mattina a 94 anni.
Masotti, classe 1968, che davanti alla malattia della madre aveva saputo reagire con creatività, anche grazie ai social, ieri mattina ha annunciato la dipartita di Concetta con un post: "A cosa stai pensando? A te. Queste sono state le ultime parole che mia mamma è riuscita a dire ieri sera, quando la situazione era già grave. Poi, il buio. È stata una notte lunghissima. Stamattina, alle 7:28, se n’è andata per sempre. Ciao, Concettella. Ci siamo voluti tanto bene".
E dire che recentemente avevamo tutti visto Concetta in gran forma nei video. "Stava benissimo – fa sapere Masotti – io e la mia famiglia pensavamo già alla festa che avremmo fatto per i suoi 100 anni, e invece...".
Nel video diffuso lo scorso 19 novembre, Danilo e Concetta cantavano ‘Quel mazzolin di fiori’ con molta allegria e quell’intesa speciale a cui ci avevano ormai abituati da tempo. "Non si dimenticano mai quelle canzoni", diceva lei. Eppure Concetta aveva la demenza senile, che secondo il termine medico significa "una riduzione graduale - e quasi sempre irreversibile - delle facoltà cognitive di una persona". Ma è certo che l’amore del figlio, quel prendersi cura speciale che attraverso le visite e i video arrivava a tutti, l’aveva molto aiutata a riprendersi una bella parte delle sue "memorie perdute", quelle che hanno dato vita alla raccolta di video (visibili su YouTube) col titolo omonimo, che sono entrati periodicamente nella nostra vita dal 2020, quando, a causa del Covid, lui per tanto tempo non ha potuto far visita alla mamma in casa di riposo dove era entrata nel 2019 e poteva parlarle solo tramite la funzione video di whatsapp.
Danilo è stato uno dei tanti figli che, in breve tempo, ha dovuto riorganizzare la propria vita in funzione della mamma e, trovando la sua strada, il suo metodo, è stato di ispirazione ed aiuto per tante persone. Basta oggi dare un’occhiata ai commenti sotto i post di instagram e facebook, per rendersene conto. E questi video sono il diario tenero e commovente, ma efficace nel raccontare la memoria ferita e le ricadute su chi gli ruota attorno.
"Al primo video ne sono seguiti altri – scriveva Masotti la scorsa estate, quando realizzò un cortometraggio per la Regione Emilia Romagna per raccontare l’esperienza- fino a diventare un appuntamento fisso a ogni visita. Ho visto subito che questi brevi racconti, nella loro spontaneità, trovavano la condivisione di tante persone, perché in molti vi si riconoscevano". Certo, i loro dialoghi ricchi di ironia in cui lui le faceva sempre delle domande (le domande fanno così bene per stimolare la mente), non sono sempre stati all’insegna del "va tutto bene". "È come tirare la leva della slot machine, a volte sono il figlio altre il marito", raccontava ancora lo scrittore. Ma un loro bellissimo modo di stare insieme l’avevano trovato. E Concetta aveva avuto negli anni un recupero sorprendente, con quel suo modo di essere sempre serena, pacifica, a volte un po’ rannuvolata, ma davvero raramente. Addirittura in un video Danilo le chiede se si è mai sentita vecchia… e lei dice di no. Oppure in un momento di ansia, lui le dice "non ti succederà nulla, perché ci sono io". Chi non vorrebbe sentirsi dire una cosa del genere, con sincerità, sempre? Una decina di giorni fa l’attore Paolo Ruffini era stato a trovare Concetta: aveva deciso che sarebbe stata lei la testimonial per il suo nuovo format "Il Badante", cui sta lavorando. Anche lui ieri ha salutato la mitica Concetta, che lascia anche la nuora Marica e i due nipoti Sveva e Ludovico: "Spesso non sono stato capace di riconoscere tante cose e tante persone ma grazie a te ho riconosciuto la felicità".