Bologna, due agenzie di viaggio nei guai per i ricavi nascosti

Evasi mezzo milione di imposte e fatture false, tre persone denunciate

Viaggio esotico in Polinesia (Immagine d'archivio)

Viaggio esotico in Polinesia (Immagine d'archivio)

Bologna, 22 febbraio 2019 - Due agenzie di viaggio sono finite nei guai per ricavi nascosti, fatture false e imposte evase. A contestarli è stata la Guardia di Finanza che ha eseguito l'ordinanza del gip Francesca Zavaglia. Su richiesta del sostituto procuratore Marco Forte, è scattato un sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un controvalore di 500.000 euro.

Risulta che le due aziende, attive nei settori delle agenzie di viaggio e delle campagne pubblicitarie, non hanno presentato le dichiarazioni dei redditi e dell'Iva producendo invece fatture per operazioni inesistenti. Sono stati scoperti ricavi per due milioni di euro ed imposte evase per mezzo milione, con riferimento ad una delle due aziende gestite.

Il rappresentante legale delle due, in particolare, ne avrebbe usata una per emettere fatture false pari a 92.000 euro: l'obiettivo era generare costi fittizi per abbattere i ricavi e le relative imposte dovute dall'altra ditta individuale, riconducibile alla stessa persona. L'indagine, complessivamente, ha portato al deferimento in Procura di tre persone per i reati fiscali di utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti e di omessa dichiarazione dei redditi annualmente conseguiti. Sono stati sequestrati anche sette immobili al rappresentante legale, vista l'incapienza societaria.  

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