Agli anziani servono anche relazioni d’aiuto

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Gina

Risi*

Il contesto che abbiamo di fronte e l’incertezza determinata dall’andamento del Covid19, ci pone nelle condizioni di poter dire ancora una volta e con più forza: la vita degli anziani conta! Nei prossimi mesi dovremo ancora fare i conti con uno scenario che continua ad essere uno

stato di vera e propria ’emergenza’, ed è per questo che apprezziamo la possibilità di poter fare i tamponi gratuiti nelle farmacie. Sappiamo però che non è la ‘prestazione tampone’ la soluzione del male ed è per questo che desideriamo fare un appello a tutti i pensionati, ai

loro familiari e alla comunità intera affinché non si abbassi la guardia. L’esperienza che stiamo vivendo pone una serie di riflessione su come conciliare e organizzare, non solo le festività natalizie, bensì il futuro non solo per l’anziano che vive in famiglia ma anche e soprattutto per la moltitudine di anziani soli. Sarebbe importante mettere a disposizione di questi ultimi strumenti di contatto anche visivo che attenuino il senso di isolamento e la preoccupazione per un futuro incerto. Noi lo abbiamo sperimentato durante il lockdown, mantenendo un rapporto telefonico e di collaborazione sociale con i

nostri associati, perché questa pandemia ci ha fatto capire che occorre sempre più e in

modo significativo porre l’attenzione sulle ‘relazioni di aiuto’.

Relazioni di aiuto che devono diventare ‘una presenza’ nella vita degli anziani affinché si

possa essere in grado di raccogliere i bisogni che derivano dalle diverse situazioni per dare risposte ed agire di conseguenza.

*Segretaria generale Fnp Cisl Area metropolitana bolognese

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