Alessandro Catastini morto in vacanza, accertamenti sulla scala

Bologna, 4 gennaio 2020 - Come è caduto Alessandro Catastini? Cosa è successo nell’androne del palazzo di via Marconi domenica? La struttura ricettiva era a norma? E il corrimano delle scale? Sono le domande raccolte nella denuncia presentata dalla famiglia del trentenne toscano, morto l’altra mattina al reparto di Rianimazione dell’ospedale Maggiore, dove era arrivato domenica, in condizioni gravissime dopo essere precipitato dal secondo piano giù per la tromba delle scale.

Subito dopo la tragedia, la mamma Francesca e i fratelli Federico e Valentina avevano raggiunto Bologna. E, giovedì dopo pranzo, quando i medici hanno dichiarato la morte del barista trentenne di Castiglione della Pescaia, in provincia di Grosseto, la mamma si è presentata in Questura, a depositare la denuncia per capire se ci siano responsabilità dietro la morte del suo ragazzo. L’esposto è stato già trasmesso in Procura e le indagini adesso dovranno stabilire se l’incidente sia stato frutto di una fatale distrazione oppure se, effettivamente, le scale del palazzo presentassero qualche problema. La titolare del b&b che ospitava Catastini e la sua fidanzata non ha voluto commentare la vicenda, sconvolta per l’accaduto, come gli altri residenti del palazzo di via Marconi, dove ci sono altre due strutture ricettive. E la famiglia si è chiusa in un dolore silenzioso, avvolta dall’affetto della comunità di Castiglione, dove Alessandro, che gestiva il bar ‘Quei bravi ragazzi’, era molto conosciuto.

Alessandro era un ragazzo garbato e sempre sorridente, amante dello sport e degli animali. L’ultimo gesto d’amore lo ha fatto dopo la morte: la famiglia ha infatti deciso di donare gli organi e adesso il cuore di Alessandro continua a battere nel petto di un altro ragazzo. Adesso, un intero paese aspetta di sapere quando potrà dire addio al suo Alessandro. La salma del ragazzo non è stata ancora riportata a Castiglione della Pescaia e la data dei funerali non è stata ancora fissata.