Alessandro Ferriani morto in canoa nel Reno, i genitori. "Ora solo dolore"

Bologna, la famiglia del diciassettenne: “Era splendido”. Il ragazzo era figlio unico e abitava in via Grieco

Alessandro Ferriani, 17 anni, è morto nel fiume Reno al Lido di Casalecchio

Alessandro Ferriani, 17 anni, è morto nel fiume Reno al Lido di Casalecchio

Bologna, 3 febbraio 2019 – «Adesso non ci sentiamo di dire nulla. Nostro figlio era splendido e appassionato. Per noi c’è solo dolore». Il cielo sopra la Barca è grigio, il freddo entra nelle ossa. Come se la città tutta volesse riflettere, a modo suo, la sofferenza di una perdita. Una perdita assurda, improvvisa, prematura. I genitori di Alessandro Ferriani sono rientrati da poco in casa. E in quell’appartamento di via Ruggiero Grieco ora c’è un vuoto assordante. Alessandro era figlio unico. Aveva appena 17 anni, frequentava un istituto tecnico.

È morto nel Reno, mentre sopra di lui piovevano acqua e neve. È morto facendo quello che amava di più. Allenandosi con gli amici del Canoa Club Bologna. Ed è accaduto tutto in un attimo. «C’è un’indagine su quello che è accaduto – dice il papà di Alessandro –. Non abbiamo ancora deciso se nominare un avvocato, in questo momento non ci stiamo pensando. Capiteci, non c’è nulla da dire, oltre al fatto che Alessandro non c’è più».

Il ragazzo, venerdì pomeriggio, era uscito assieme a due compagni della squadra giovanile di canoa e al loro allenatore, anche lui giovanissimo, di 20 anni. Il gruppo aveva raggiunto a piedi il tratto di fiume a valle della diga storica di Casalecchio. I ragazzi erano abituati ad allenarsi anche in condizioni di clima avverso. Ma l’altro ieri il fiume era già gonfio. E l’acqua, anche in quel tratto, tante volte frequentato dai ragazzi, era già più alta del normale. E questa circostanza può essere stata causa del tragico incidente in cui ha perso la vita Alessandro. Stando a quanto ricostruito, il ragazzino, dopo essersi capovolto una prima volta con la sua canoa, era riuscito a tornare in posizione. Poi, mentre veniva trainato dai compagni, forse a causa del freddo patito, ha perso l’equilibrio ed è scivolato, perdendo la presa e finendo in un gorgo. Quando i sommozzatori dei vigili del fuoco lo hanno tirato fuori dall’acqua era ancora vivo. Ma quella flebile traccia si è spenta, mentre gli operatori del 118 tentavano di rianimarlo.

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