Il Consorzio della Bonifica Burana si prepara al razionamento dell’acqua ad uso irriguo. L’ente che si occupa della gestione dei territori racchiusi tra i corsi del Po, Secchia, Panaro e Samoggia, regolando le acque della rete idrografica tra Modena, Mantova, Bologna, Ferrara e Pistoia ieri ha fatto il punto sull’emergenza idrica che riguarda i 53 comuni compresi nel suo territorio. Fra essi anche sette comuni del bolognese: Anzola, Castel d’Aiano, Crevalcore, Lizzano, San Giovanni in Persiceto, Sant’Agata e Valsamoggia. Aree di grande rilievo anche dal punto di vista agricolo per le quali si profilano riduzioni di fornitura di acqua per uso irriguo.
Il Consorzio infatti tra i suoi compiti prevede anche la conservazione dell’acqua delle precipitazioni quando disponibile.
La deriva da fiumi e canali per distribuirla al servizio dell’agricoltura e dell’ambiente tramite i canali stessi e gli impianti idrovori dislocati nel territorio.
Ed è di ieri il comunicato col quale l’ente prende atto del "perdurare della grave severità idrica causata dalla siccità che sta creando eccezionali livelli di magra nel fiume Po e nei corsi d’acqua appenninici con difficoltà notevoli di attingimento di risorsa su tutto il comprensorio del Burana".
Una situazione difficile che dal modenese si estende a tutta la fascia dei comuni di confine col Bolognese, in particolare quelli di pianura: San Giovanni in Persiceto, Sant’Agata Bolognese e Crevalcore che sono serviti con acqua proveniente da Po attraverso il Canale Emiliano Romagnolo.
"Qualora dovesse ulteriormente aggravarsi la situazione, e al fine di conservare un adeguato invaso nel Canale Collettore Acque Alte ed evitare un suo progressivo svuotamento, si attuerà a breve una turnazione del servizio irriguo alle aziende ogni due- tre giorni", ha deliberato la Bonifica Burana che aggiunge che per quanto riguarda l’approvvigionamento da Panaro, del Canal Torbido a Savignano sul Panaro ai confini con Bazzano e del Canale San Pietro a Vignola, la portata prelevata dal fiume stesso è stata sensibilmente ridotta anche al fine di garantire il Deflusso Minimo Vitale.
Con la garanzia che "Il Consorzio, mentre assicurerà la distribuzione irrigua a tutte le colture agricole alimentari, al momento non effettuerà approvvigionamenti ai giochi caccia ed alle aree umide".
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