Altri 45 positivi, focolaio in un centro disabili

Cinque nuovi casi sono legati al locale del karaoke, mentre alcune persone si sono infettate a una festa privata al confine con la Toscana

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di Federica Orlandi

Continua il boom di contagi da Covid-19: sono 45 i nuovi a Bologna e provincia, uno in meno rispetto a quelli registrati il giorno precedente. A fronte però, va detto, di un record di tamponi: quasi 15mila quelli eseguiti in Emilia-Romagna, senza contare i 1.700 test sierologici.

Anche questa volta però Bologna si aggiudica il primo posto come città emiliano-romagnola più colpita dal virus.

Diversi sono i focolai che stanno emergendo in città e proprio da questi escono ben 36 dei 45 nuovi contagiati. Tra questi c’è quello emerso da un locale di musica dal vivo alle porte del entro storico: da questo sono emersi ieri altri cinque positivi (portando il totale degli infetti a nove persone). Nel frattempo però gli incaricati Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl, diretto da Paolo Pandolfi, hanno individuato, rintracciato e isolato in attesa del tampone tutti i presenti alla serata, una trentina di persone. Il contagio, avvenuto come si è potuto ricostruire durante una serata a tema karaoke, in cui diversi clienti si sono scambiati il microfono senza sanificarlo, pare quindi già sotto controllo. L’esercizio, che continua a essere aperto, è ora sotto controllo diretto dell’Azienda sanitaria.

Oltre a questo però si aggiungono altri focolai, tra cui quello in una struttura socio-sanitaria della città. Si tratta di un centro disabili, che al momento conta cinque persone infette. Non solo: diversi positivi sono emersi anche dopo una cena tra amici avvenuti a casa di un privato, al confine con la Toscana. Alcuni invitati avevano frequentato di recente un luogo di contagio toscano e hanno portato il virus con sé all’appuntamento.

Nove infine i casi sporadici, di cui due da persone di rientro dall’estero (Malta e Camerun).

Per quanto riguarda il locale di karaoke, allarme si è destato in tutta la città, dato che l’Ausl ha preferito non divulgarne il nome. A rammaricare appassionati e addetti ai lavori, il fatto che finora non ci fossero ancora stati focolai in locali con musica dal vivo o affini. "Il mondo della cultura e dello spettacolo è stato virtuosissimo per tutta l’estate – specifica Giovanni Serrazanetti, dalla Cantina Bentivoglio –. Noi chiaramente non facciamo karaoke e i nostri artisti non cederebbero mai il microfono a un cliente; ma in ogni caso noi disinfettiamo sempre gli strumenti, per la sicurezza di chi si esibisce e di tutti quanti. Inoltre, abbiamo diradato i tavoli e dimezzato i posti della sala musica, e sanifichiamo in continuazione. Siamo stati i primi a rifare musica dal vivo a Bologna, dopo il lockdown, e non abbiamo avuto alcun problema".

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