Anna Tagliavini morta a Bologna. Chi era la vittima dell'incidente in A14

La donna, 68 anni, era residente ad Argelato: ha perso il controllo del mezzo che si è poi ribaltato e ha preso fuoco

La Fiat Panda della vittima dopo l’intervento dei vigili del fuoco

La Fiat Panda della vittima dopo l’intervento dei vigili del fuoco

Bologna, 15 giugno 2020- La Fiat Panda che inizia a zigzagare, prima piano piano, poi sempre di più; le mani sul volante di Anna Tagliavini cercano invano di tenere l’utilitaria in strada, ma ormai è troppo tardi. La scarpata che costeggia l’A14 è lì, a due passi, e abbraccia il veicolo impazzito che capitombola su se stesso prima di fermare la propria corsa ruote all’aria e prendere fuoco (foto). Un inferno di lamiere, quello che ieri mattina ha strappato la vita alla 68enne di Argelato, morta carbonizzata nonostante l’intervento dei vigili del fuoco arrivati da Imola e dal comando di Bologna.

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Leggi anche: Incidente A14, auto va a fuoco: muore incastrata nell'abitacolo Erano le 10.20 quando tutto si è materializzato. La Panda condotta da Anna Tagliavini stava percorrendo la A14 Bologna-Taranto, con direzione Ancona. Nessuno al suo fianco, anche se in un primo momento ai soccorritori era arrivata la voce di più componenti nell’abitacolo. Forse un malore, una disattenzione o un improvviso ostacolo sulla carreggiata all’origine della tragedia accaduta al chilometro 42, nel tratto tra Castel San Pietro e Imola. L’auto della 68enne ha iniziato a sbandare e la donna non è riuscita a tenerla in strada. Pochi istanti e la Panda si è ribaltata nella scarpata, poi il fuoco che ha distrutto tutto quanto e per l’automobilista non c’è stato nulla da fare. Sul posto, assieme ai vigili del fuoco, sono intervenuti i sanitari del 118, ma ormai era troppo tardi. Per i rilievi invece sono arrivate le pattuglie della polizia stradale e il personale della direzione di tronco di Bologna di Autostrade per l’Italia. Il tratto ha subito forti rallentamenti – oltre tre chilometri di coda in direzione sud – ma non è mai stato chiuso, con i mezzi che potevano transitare su due delle tre corsie disponibili. Attorno all’ora di pranzo tutta la circolazione è stata completamente ripristinata. La salma della donna è a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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