Anni di vessazioni e insulti, condannato il vicino

Nove mesi e condizionale subordinata a un percorso di recupero per il dirimpettaio della vittima

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Una volta la rete tagliata, un’altra l’auto davanti alla porta, un’altra ancora il giardino danneggiato. Per non parlare degli insulti, quasi quotidiani, parolacce e atti osceni davanti alla figlia, fino a provocare un incidente. Una serie di accuse, riassunte nei reati di stalking e lesioni, che hanno portato il giudice Gilda Del Borrello a condannare un 73enne siciliano a 9 mesi, 6mila euro di multa oltre alle spese processuali, con la condizionale subordinata alla partecipazione a specifici percorsi di recupero all’interno di enti o associazioni che si occupano di prevenzione, assistenza psicologica e recupero di persone condannate per questi reati entro sei mesi dal passaggio in giudicato della sentenza.

Vittima di anni di dispetti è una venezuelana di 53 anni, difesa dall’avvocato Saverio Chesi, dirimpettaia del 73enne condannato. Le loro villette confinano, ma la convivenza è turbolenta almeno dal 2013. Anno in cui la donna vinse una causa civile contro di lui, condannato a risarcirla di 40mila euro per difetti della sua casa costruita proprio dalla ditta dell’imputato. Poco dopo, inizia il calvario denunciato dalla donna, costretta nel tempo, per via delle continue vessazioni, a dover combattere con problemi di natura psicologica e a fare uso di farmaci. Anche la figlia minorenne, avendo assistito spesso agli insulti e ai gesti osceni rivolti alla mamma, accusa ora segni di disagio "come paura e pianto" quando incrocia l’imputato.

Le persecuzioni sarebbero poi culminate, nel 2018, in un’aggressione: in quell’occasione l’imputato, dopo avere invaso il vialetto d’accesso di casa della vicina con le "frasche della sua siepe, tagliate nei giorni precedenti", riporta lei nella querela, impedendole così di uscire con l’auto e accompagnare la figlia a scuola, le avrebbe rivolto gestacci e si sarebbe toccato i genitali, insultandola davanti alla bambina. Poi, notando che lei lo stava filmando, "mi ha investito con la bicicletta, facendomi cadere", infierendo con "espressioni volgarissime e sessiste". La caduta portò a una prognosi di cinque giorni. Il pubblico ministero per lui aveva chiesto un anno e un mese.

n.b.

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