Antonio La Forgia è morto, addio all'ex presidente della Regione

Era malato di tumore da un anno e mezzo, aveva scelto la sedazione profonda. Ricoprì l'incarico di governatore dal '96 al '99. Il mondo politico si stringe attorno alla famiglia

Antonio La Forgia

Antonio La Forgia

Bologna, 10 giugno 2022 - E' morto Antonio La Forgia. L'ex deputato ed ex presidente della Regione Emilia-Romagna, si è spento nella sua casa di Bologna, all'età di 77 anni.

Addio a La Forgia, intellettuale e riformista Il ricordo pubblico dopo la cremazione

Era in sedazione profonda dalla notte tra lunedì e martedì, percorso scelto - con consenso informato - dopo un anno e mezzo affetto da un tumore. Il decesso è stato certificato oggi alle 15 dal medico.

Un caso, quello di La Forgia, che  ricorda molto da vicino la battaglia di Fabio Ridolfi 46enne di Fermignano (Pesaro), immobilizzato da 18 anni a letto a causa di una tetraparesi, per accedere al suicidio assistito.

La vita e la politica

La Forgia, nato a Forlì nel 1944 e  laureato in Fisica, da tempo residente a Bologna, fu presidente della Regione dal 1996 e si dimise nel 1999, quando aderì al progetto prodiano dei Democratici, di cui fu esponente autorevole all'interno dei partito. Iscritto al Pci, fu assessore a Bologna, poi segretario del Pds. Nel 1996, quando Prodi chiamò Pier Luigi Bersani a fare il ministro dell'Industria. E' sempre stato politicamente molto vicino a Prodi e dal 2006 al 2013 è stato deputato tra le fila dell'Ulivo, partecipando attivamente anche alla nascita del Pd

Il cordoglio della Regione, Bonaccini: "Politico capace di guardare al futuro"

"Se ne va per sempre un uomo di grande cultura - lo ricorda il governatore Bonaccini -, mai sopra le righe, forte della sua forza di pensiero. Un politico in grado di intravvedere prima il futuro e tracciare la strada di un riformismo che guardasse in primo luogo al rinnovamento delle istituzioni e del Paese. Senza dubbio uno dei protagonisti della costruzione di un’Emilia-Romagna regione dalle solide fondamenta sociali e capace di guardare avanti, alla pari delle aree più all’avanguardia in Europa e nel mondo”.

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"La sua capacità di critica e di interpretare una sinistra e una politica riformiste, sempre attente a nuove soluzioni e mai propense a guardare al passato, lo rendono uno dei maggiori esponenti del campo progressista e del centrosinistra, in Emilia-Romagna e nel Paese - conclude il presidente - Alla moglie, ai figli e a tutti i suoi cari- conclude Bonaccini- esprimo profonda vicinanza e le più sentite condoglianze a nome mio personale, della Giunta regionale, della Regione tutta e dell’intera comunità emiliano-romagnola, che ha avuto modo di apprezzarlo e stimarlo in ogni ruolo ricoperto, al servizio delle persone e delle istituzioni”.

Il sindaco Lepore: "Amministratore appassionato"

“Ci ha lasciato una persona dall’alto rigore morale e intellettuale, precursore del riformismo democratico. Antonio La Forgia ha saputo anticipare con onestà e intelligenza politica quell’unione dei riformismi che vede proprio nella nostra terra le sue prime radici. È stato un amministratore appassionato, ma non ha esitato a lasciare la carica di presidente della Regione per seguire l’istinto politico e le proprie convinzioni, segno di profonda dedizione e spirito di sacrificio per il bene comune. Un uomo politico di rara sensibilità, visione e coraggio, fino in fondo. Ci stringiamo forte alla famiglia, alla quale rivolgo il profondo cordoglio mio e dell’amministrazione comunale”.

Prodi: "Insieme costruimmo l'Ulivo, ci mancherà la sua intelligenza"

Grande dolore anche da parte dell'ex presidente del Consiglio, Romano Prodi: "Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Antonio la Forgia a cui ero legato da sentimenti di autentica amicizia. Ho fatto con lui numerosissime chiacchierate, spesso ci siamo sentiti al telefono e non abbiamo mai interrotto il nostro lungo rapporto - racconta -. Ricordo con affetto e commozione i giorni in cui abbiamo condiviso la costruzione dell'Ulivo, il confronto con lui è stato sempre arricchente sul piano culturale e su quello politico, al quale Antonio ha contribuito tanto. Sentiremo molto la sua assenza e mancherà la sua vivace e creativa intelligenza. Il mio pensiero affettuoso va alla moglie e alla sua famiglia".

De Maria, Manca e Tosiani: il dolore del Pd

Per Andrea De Maria, deputato Pd e segretario di Presidenza della Camera, la forgia era " un maestro, un compagno, un amico. Restano i suoi insegnamenti, il suo coraggio, lo sguardo lungo di chi ha sempre visto nell'impegno politico un dovere civile. Fino alla fine nella scelta più difficile. Un abbraccio a Mariachiara, coraggiosa compagna in ore e giorni così difficili". 

"Con Antonio La Forgia scompare un uomo politico dal pensiero lungo, che sapeva coniugare visione ad azione, come ha dimostrato alla guida della regione Emilia Romagna. Un uomo sempre al servizio delle istituzioni. Condoglianze alla famiglia". Lo dice il senatore Daniela Manca capogruppo del Pd nella Commissione Bilancio, eletto in Emilia Romagna.

Luigi Tosiani, segretario regionale del Pd dell'Emilia-Romagna, in un post su Facebook in merito alla scomparsa dell'ex deputato e presidente regionale. "A lui dobbiamo molto, soprattutto quella straordinaria capacita' di coniugare un pensiero politico sopraffino all'azione quotidiana nelle Istituzioni".

Zuppi e il messaggio alla vedova: "Vi sono vicino"

"L'orizzonte raggiunto ci aiuta a fare una cosa che diceva Andrea Canevaro: 'Lo sguardo deve essere bifocale: guardare il punto in cui sono e l'orizzonte al tempo stesso'. Antonio continua ad aiutarci a farlo. Vi sono vicino", questo il messaggio del cardinale, Matteo Zuppi, alla Vedova di La Forgia. 

 

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