Arresto cardiaco mentre va in bici Salvato da infermiere fuori servizio

Il turista tedesco, Reiner Budenstein, 50 anni, è ricoverato nella Rianimazione dell’ospedale Maggiore

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Turista tedesco colpito da arresto cardiaco mentre faceva una passeggiata in bici sulle colline di Monteveglio e salvato grazie all’intervento di un infermiere del 118 che stava passando in macchina e che gli ha praticato il massaggio cardiaco in attesa dell’ambulanza. Reiner Budenstein, 50 anni, è ricoverato nella Rianimazione dell’ospedale Maggiore, salvo. E’ la moglie Alessandra Buganè, bolognese che lavora in Germania a raccontare cosa è accaduto: "Ogni anno torniamo, lunedì scorso, avevamo preso le biciclette e avevamo deciso di fare un giro attraverso Stiore, Monteveglio e Bazzano. In una piccola salita sono andata avanti io, poi mi sono fermata e, girandomi, non ho più visto Reiner. Sono tornata indietro e lui era steso in terra. Si erano già fermati altri due ciclisti – prosegue – e un giovane, che poi era un infermiere, che gli ha praticato il massaggio cardiaco. Poi è arrivata l’ambulanza e siamo corsi qui al Maggiore. Da ieri parla, è pienamente cosciente e speriamo che le cose proseguano così – afferma Alessandra con sollievo –. I medici che lo hanno in cura e che non finirò mai di ringraziare, mi hanno chiesto se volevo che venisse trasferito in un ospedale tedesco. Ho detto no: restiamo qui, in queste ottime mani".

L’uomo, che è entrato con accesso diretto in emodinamica del reparto di Cardiologia, ha subito un’angioplastica dopo essere andato nuovamente in arresto cardiaco mentre era in ospedale.

Claudio Tacconi è l’infermiere che ha praticato, il primo provvidenziale soccorso: "Stavo rientrando a casa in macchina in quel pezzo di strada costeggiato dalla ciclabile di Bazzano-Monteveglio e con la coda dell’occhio ho visto una persona a terra: mi sono avvicinato al paziente e ho visto che era agonizzante. Ed ho iniziato le manovre rianimatorie. E’ stata la prima volta che mi è capitato di soccorrere una persona mentre non ero in servizio sull’ambulanza – racconta –. Poco fa sono andato in reparto a salutare il paziente e vorrei sottolineare l’importanza del massaggio cardiaco fatto il prima possibile. Bastano due ore del proprio tempo per imparare a praticare le manovre salvavita".

La vicenda del turista tedesco è stata raccontata alla presenza dell’assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini, di Giovanni Gordini, direttore del Dipartimento di Emergenza interaziendale, Carlo Coniglio, responsabile della Rianimazione del Maggiore, Gianni Casella, direttore della Cardiologia, Federico Semeraro, medico di Rianimazione dell’ospedale Maggiore-Chair-Elect European Resuscitation Council.

Monica Raschi

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