ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

Autostazione, ecco il presidio sanitario fisso

Protocollo badanti, per i tamponi una stanza dedicata. L’ipotesi: si potrebbe usare non solo per i passeggeri dei pullman .

Migration

di Rosalba Carbutti

Il gazebo lascia il posto a un presidio fisso. In Autostazione, quello che doveva essere l’hub mobile per fare i tamponi a chi arriva da Romania e Bulgaria, dai paesi Ue ed extra Schengen e da oggi da Grecia, Croazia, Malta e Spagna, ieri non si è visto. Il motivo è semplice: l’Ausl spiega, in una nota, che "per le assistenti famigliari che rientrano in bus, il tampone verrà eseguito all’arrivo, in un ambiente all’interno della stessa Autostazione". Niente più gazebo (anche perché dopo lo stallo 11 c’è un cantiere per il restyling del piazzale), ma un presidio fisso probabilmente da lunedì. Ieri ci sono stati nuovi contatti tra David Pierinelli, presidente dell’Autostazione, e Paolo Pandolfi, direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl, per definire il luogo giusto. Già nei giorni scorsi, dopo che martedì e mercoledì sono stati fatti tamponi di prova nel gazebo mobile, era stata ventilata questa ipotesi.

"Abbiamo visto che quella soluzione non era efficace, quindi ci organizziamo con un presidio sanitario fisso. Stiamo individuando la stanza dove eseguire i test", spiega Pierinelli. Questo hub sanitario verrà utilizzato sicuramente per le badanti in arrivo dall’Est, ma potrebbe essere utile anche per chi arriva da altri Paesi a rischio. In pratica, se arrivi con il bus in Autostazione, verrai sottoposto a tampone; ma si sta valutando anche la possibilità che, fatto il presidio, questo venga utilizzato non solo per i passeggeri dei bus.

In attesa di saperne di più, Pierinelli ha inviato "una lettera alle 94 compagnie, italiane e internazionali, che operano nel nostro hub per informarle delle regole che metteremo in atto per chi arriva da Spagna, Malta, Grecia, Croazia, più Romania e Bulgaria, a partire dall’autodichiarazione con segnalazione al Dipartimento di sanità pubblica del rientro in Italia".

Bus e pullman.

In Autostazione da Bulgaria e Romania arrivano circa due pullman a settimana con circa 50 persone, più altri da Paesi extra Schengen come Serbia e Montenegro, e un bus al giorno dalla Croazia. Si tratta di 25-50 persone, a seconda se c’è o meno il distanziamento, che arrivano ogni giorno a Bologna di notte. Da qui, l’interrogativo: quanto tempo starà aperto il presidio? "Difficile che si riesca a fare tamponi a quell’ora tarda", sospira un capostazione. Per il resto, in piazza XX Settembre, si continua a lavorare all’incirca al 70 per cento rispetto al 2019. Pierinelli elenca i dati da gennaio a maggio: "Qui sono arrivati da inizio anno a maggio solo 6 bus dalla Grecia; nessuno dalla Spagna, 290 dalla Croazia".

Le regole.

Il protocollo badanti firmato dalla Regione, prevede che le assistenti familiari che rientrano al lavoro e che provengono da Romania, Bulgaria o altri stati extra Ue o extra Schengen, autodichiarino l’arrivo all’Ausl. A quel punto, scatta la quarantena e verrà seguito il primo tampone all’arrivo e il secondo tampone al settimo-decimo giorno o entro la fine del periodo di isolamento. Verranno poi verificate le modalità di ingresso in Italia e l’idoneità dell’alloggio dell’assistente familiare. Se non sarà considerato idoneo (stanza e bagno privato, ndr) la persona verrà trasferita nelle strutture alberghiere convenzionate, con costi a carico delle istituzioni. Per Bologna – fa sapere la Ausl – si tratta di due strutture ha hoc.

Il rientro al lavoro

In caso di esito negativo del primo tampone, il paziente continuerà l’autoisolamento fino all’esecuzione del secondo tampone dopo 7-10 giorni. In caso di esito negativo anche del secondo test, la quarantena durerà fino al quattordicesimo giorno. Potrà ritornare la lavoro solo con la comunicazione formale dell’Ausl.

"Vogliamo evitare ritorni del virus che rendano di nuovo necessarie misure restrittive. Serve il rispetto delle regole e l’impegno di tutti", ha scritto su Facebook Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro