Azione, addii e polemiche Il rilancio di Lombardo: "Noi siamo riformisti veri Altri pensano alla carriera"

Il senatore "amareggiato" per il passaggio di Gruppioni e Pigoni a Italia Viva "Ma almeno si è chiarito chi fa scelte solo secondo la propria convenienza".

Azione, addii e polemiche  Il rilancio di  Lombardo:  "Noi siamo riformisti veri  Altri pensano alla carriera"

Azione, addii e polemiche Il rilancio di Lombardo: "Noi siamo riformisti veri Altri pensano alla carriera"

di Luca Orsi

"Dispiaciuto e amareggiato". Il senatore Marco Lombardo, segretario di Azione in città – da ieri anche commissario regionale – commenta così la fuoriuscita dal partito di Giulia Pigoni e Naike Gruppioni, che si sono accasate in Italia Viva, accolte a braccia aperte da Matteo Renzi. La Pigoni, consigliera in Regione, era la coordinatrice regionale di Azione; la Gruppioni è una deputata eletta lo scorso settembre.

Senatore, che cosa l’amareggia di più?

"Le modalità di questi cambi di casacca. È mancato il rispetto dovuto agli elettori, agli iscritti, ai dirigenti del proprio partito".

Sono uscite che danneggiano Azione?

"Tutt’altro. Ora, per gli elettori è ancora più evidente capire chi voleva costruire un partito unico e chi, invece, fa scelte solo secondo convenienza".

Che riflessione si sente di fare?

"Alla Gruppioni dico che onorevole è un titolo che non si acquisisce con l’elezione in Parlamento. Bisogna saperselo meritare. Con l’etica dei comportamenti, la disciplina e l’onore".

È un giudizio durissimo.

"Beh, è causa di profonda amarezza vedere una deputata neoeletta che lascia il partito con un messaggino alle 23.53, senza il coraggio di confrontarsi con i suoi dirigenti".

La Pigoni?

"Meno di una settimana fa, in assemblea, Calenda aveva dato fiducia a lei e al gruppo dirigente. Pur con la consapevolezza di difficoltà territoriali da risolvere. Oggi non ci resta che prendere atto di una scelta di campo differente".

Prevede altri addii?

"Non credo che ci saranno altri smottamenti. A parte qualche dimissione nel gruppo direttivo provinciale di Modena, molto legato alla Pigoni. Ma, in generale, credo anzi che ci sarà qualche ricambio".

Che cosa intende?

"Parlo, per esempio, dell’ingresso in Azione di Serse Soverini (già deputato Pd, ndr), primo firmatario della legge sugli Its, gli istituti tecnici superiori. È un segnale chiaro: vogliamo partire da persone dal profilo riformista per portare avanti le nostre battaglie politiche. Che sono sulle cose da fare, non sul personalismo, le traiettorie personali, le carriere".

Cosa si aspetta da chi si vuole iscrivere ad Azione?

"Chi vota o si iscrive deve volare più alto rispetto a certe beghe da cortile. E non è snobismo: è che serve una prospettiva più alta".

Quale compito avrà nella veste di commissario regionale?

"Dovrò lavorare con i segretari provinciali eletti e il gruppo dirigente, vecchio e nuovo, per restituire la rappresentanza del partito agli iscritti. In conformità con lo Statuto e il principio di democrazia interna".

In queste ore l’Emilia-Romagna è sott’acqua. Si parla di danni ingenti.

"Oggi, farò un intervento in Aula per sollecitare il Governo a fare un decreto ad hoc, come quello per l’alluvione delle Marche. In modo che si possa nominare un commissario straordinario e si mettano in campo indennizzi per le imprese e i cittadini colpiti dall’alluvione. Mi pare evidente che ci siano tutti i requisiti di necessità e urgenza".

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