Banca del latte a Bologna, l’appello: "Servono più donatrici"

Sant’Orsola, il prof Corvaglia: "Il Covid ha inciso sulle scelte delle mamme. Eravamo abituati alla raccolta da almeno quindici donne, ora sono solo tre"

Luigi Corvaglia, responsabile della terapia intensiva neonatale del Policlinico

Luigi Corvaglia, responsabile della terapia intensiva neonatale del Policlinico

Bologna, 4 novembre 2021 - "Da quando è nata la banca del latte non eravamo mai andati in crisi, c’erano stati dei cali, soprattutto in estate, ma li avevamo affrontati con le scorte, mantenendo un equilibrio precario. Il Covid ha inciso su molte mamme che non hanno avuto la progettualità per inserirsi nel nostro percorso. Adesso siamo in difficoltà e cerchiamo nuove donatrici".

Banca del latte a Bologna, Luna pesava 660 grammi. "Salvata da un’équipe meravigliosa" Luigi Corvaglia, responsabile della Neonatologia e della terapia intensiva neonatale del Sant’Orsola, lancia l’Sos: senza latte umano aumentano i rischi per i neonati prematuri. "La banca del latte è nata nell’ottobre del 2012: in un anno raccogliamo circa 600 litri, decine a settimana da almeno 15 donatrici in contemporanea. Adesso, invece, quelle attive sono solo tre. Ringraziamo, noi e i genitori dei bimbi, le centinaia di donne che ci hanno accompagnato in questi anni con migliaia di donazioni, ma speriamo che altre si facciano avanti".

La banca del latte rifornisce quattro terapie intensive: quella del Policlinico, del Maggiore, di Ferrara e di Parma. "Per i prematuri, il latte di donna è molto importante dal punto di vista medico: è un vero toccasana – assicura il professore –, è una cura per l’immaturità del sistema immunitario e gastrointestinale e contiene nutrienti importanti come proteine, grassi, zuccheri e fattori funzionali che riescono a rafforzare le difese del neonato dalle infezioni. E se le mamme sono vaccinate contro il Covid, nel latte trasferiscono anche gli anticorpi contro il virus".

Le donne che partoriscono prima del termine della gravidanza "talvolta non hanno la serenità sufficiente per produrre latte in quantità adeguata, a volte la montata lattea arriva tardi. Per questo il latte donato è così importante per alimentare i pretermine: solo a Bologna ogni anno nascono circa 100 prematuri con peso inferiore a 1500 grammi – sottolinea Corvaglia – e per loro è fondamentale alimentarsi con il latte di donna invece che con quello artificiale".

A chi desidera compiere questo gesto di generosità, il neonatologo ricorda che "l’impegno è importante e di grande soddisfazione per chi si inserisce nel programma di donazione e non causa danni al proprio neonato. Se una donna vuole aderire può farlo segnalandolo al sito www.associazionecucciolo.it o al sito della banca del latte www.allattami.it , scrivendo una email a info@associazionecucciolo.it o telefonando allo 051344157, il numero dell’Associazione di volontariato il Cucciolo. Le verrà fissato un appuntamento con un medico per la selezione delle mamme: alle donatrici è richiesto solo di avere latte abbondante e di abitare a Bologna o nei Comuni limitrofi. Il loro latte sarà raccolto a domicilio, dovranno metterlo nel freezer e attendere una volta a settimana il personale di Granarolo per il ritiro. Tiralatte e biberon saranno consegnati dalla banca".

La preziosa sostanza nutritiva, quando arriva nello stabilimento Granarolo, viene centralizzata nel laboratorio della banca del latte, pastorizzata e congelata: poi viene distribuito alle terapie intensive a seconda delle richieste.  

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