Bimbi con influenza, boom di casi a Bologna. "In una notte 60 accessi al Pronto soccorso"

Il pediatra del Sant’Orsola: "Arrivano lattanti e piccoli in età scolare per la febbre elevata e persistente. Il reparto è pieno, quest’anno c’è una sovrapposizione anche con le classiche bronchioliti"

Bologna, 4 dicembre 2022 - L'influenza sale e il covid scende: prosegue lo stretto monitoraggio della doppia epidemia che sta mandando il tilt i pedriatri e gli ospedali, a Bologna come a Rimini e nel resto d'Italia.

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Professor Marcello Lanari, si sente già l’impatto dell’influenza tra i bambini?

"Sì, molto. Nella notte tra venerdì e sabato sono arrivati al nostro Pronto soccorso pediatrico 59 bimbi. E da una settimana abbiamo in media cento accessi nel corso delle 24 ore, l’andamento normale si aggira attorno a 50, mentre nel weekend precedente il numero è salito a 120", risponde il direttore della struttura e della Pediatria d’urgenza del Sant’Orsola.

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Qual è l’età dei piccoli che si ammalano?

"In prevalenza sono lattanti dai 2 mesi in avanti e anche bambini in età scolare".

Con quali sintomi ricorrono al Pronto soccorso?

"Il sintomo più frequente è la febbre elevata, con picchi a 39 e a 40 gradi, e persistente perché può rimanere anche per diversi giorni. I più piccoli mostrano uno stato di malessere, mentre i più grandi riferiscono di avere anche un forte mal di testa".

Chi ricoverate?

"La maggior parte dei bambini torna a casa dopo che sono stati sottoposti a idratazione o accertamenti per escludere altre patologie. Ricoveriamo i più piccoli e quelli con forme respiratorie più severe. Il reparto è pieno perché ci sono anche degenti con il virus sinciziale. Quest’anno ci troviamo con una sovrapposizione di influenza, arrivata precocemente e in forma aggressiva, ai soliti ricoveri invernali di neonati e lattanti per bronchioliti. Per l’influenza finora circolava solo il virus A, ma oggi (ieri, ndr) è stato identificato anche un caso di influenza B. Con questo affollamento, rischiamo di mettere in difficoltà anche un’altra attività molto preziosa".

Quale?

"Da un anno supportiamo l’attività dei neurochirurghi pediatrici, ortopedici e otorinolaringoiatri. I bambini vengono ricoverati da noi prima e dopo gli interventi. In reparto ci sono 6 letti dedicati a questo settore, ma già ora ne abbiamo attivati otto. Spesso sono bambini che vengono a farsi operare qui al Policlinico anche da altre regioni".

Che cosa prevede per la prossima settimana?

"Ci aspettiamo che gli accessi al Pronto soccorso possano aumentare e quindi stiamo pensando a raddoppi di guardia e a reperibilità da attivare repentinamente per la festività dell’Immacolata, quando sono chiusi gli ambulatori dei pediatri di libera scelta".

Avete ricoveri per Covid?

"Alcuni, ma si tratta di bambini che hanno anche patologie croniche concomitanti".

Come vanno le vaccinazioni dei bambini?

"Purtroppo, contro l’influenza sono ancora pochi quelli che si vaccinano e invece la profilassi è raccomandata per i fragili, nonché per chi soffre d’asma, di malattie cardiorespiratorie, di diabete, di nefropatie. E comunque le società scientifiche la consigliano per tutti i bambini da sei mesi a sei anni".

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