Biografilm, i progetti vincitori della fucina ‘Bio to B’

I documentari e le serie, tra 80 proposte, che saranno discussi davanti a un parterre d’eccellenza

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Sono arrivate 80 candidature per progetti di documentari e docuserie, ma solo in 18 ce l’hanno fatta. E durante la nona edizione di Bio to B – Industry Days al Dams Lab, dal 15 al 18 giugno in occasione di Biografilm Festival, verranno presentati e discussi con una platea di ‘decision maker’ internazionali, tra i più influenti attori del settore, quali Fabio Mancini, Laura Nicotra, Marion Schmidt, Marco Spagnoli, Dino Vannini, solo per citarne alcuni. Si segnala la presenza, per la prima volta, tre serie documentarie che raccontano della tendenza sui progetti più richiesti da televisioni e piattaforme.

Ecco i progetti (c’è anche qualche bolognese) che verranno valorizzati: Basilico - Infinity is Over There di Stefano Santamato, Before the End. The Last Days of Enrico Berlinguer di Samuele Rossi, Capelloni di Pierpaolo Di Mejo, Fade Out di Mattia Epifani, Fragments of a Life Loved di Chloé Barreau, Healing Images di Andrea Deaglio, Honeydew di Marco Bergonzi e Marco Petrolini, Imola 1994 di Francesco Merini (nella foto sopra), Infinity - The world of Luigi Ghirri di Matteo Parisini, In Terram Australis di Lamberto Mongiorgi, Landscapes of End di Francesco Mattuzzi, Liber Paradisus - To Know To Be Free di Dario Zanasi e Francesca Zerbetto, Mauro Rostagno di Giovanni Troilo, Mutant Bodies di Walter Bencini, Olhão Or Nothing di Gabriele Micalizzi (nella foto sotto), The Return of the Wolf di Giovanni Esposito, Sindrome Italia di Ettore Mengozzi, Sinners di Anita Rivaroli.

b.c.

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