Bologna, la storia infinita del nuovo Dall’Ara. Stadio provvisorio, marzo decisivo

Nel nostro podcast le tappe del progetto, dalla scelta della ristrutturazione del 2015 fino agli ultimi sviluppi

Stadio Dall'Ara a Bologna

Stadio Dall'Ara a Bologna

Quasi otto anni: sono quelli trascorsi da quando Bologna Football Club e Comune decisero che lo stadio Renato Dall’Ara doveva essere ristrutturato. Da quel 2015 – prima stagione sportiva con Joey Saputo alla guida, conclusasi con la promozione in serie A – tanto è accaduto, ma i lavori di ristrutturazione dell’impianto di via Andrea Costa non sono mai iniziati. Ma forse, ora, siamo arrivati alla (s)volta buona. Entro marzo di quest’anno, infatti, andrà chiusa la partita burocratica necessaria per un altro impianto, ossia lo stadio provvisorio a Fico, passo necessario per avviare i lavori al Dall’Ara: senza un impianto alternativo dove ospitare le partite casalinghe dei rossoblù, infatti, sarà impossibile far iniziare il maxi-cantiere che dovrà restituire alla città il nuovo Dall’Ara.

L’avvio dei lavori per lo stadio provvisorio (16mila posti a sedere, che saranno poi ridotti a tremila per le partite di giovanili e Bologna femminile, quando la squadra di Thiago Motta tornerà al Dall’Ara) è dunque il tassello fondamentale perché tutto il progetto si metta in moto e non venga nuovamente stoppato sul più bello, come già più volte accaduto. Le varie tappe che hanno interessato il restyling del Dall’Ara sono al centro della puntata odierna del nostro podcast, ‘il Resto di Bologna’, disponibile all’indirizzo www.quotidiano.netpodcast e sulle principali piattaforme come Spotify, Google podcast e Apple podcast.

Dopo la decisione di Palazzo d’Accursio e Bologna di ristrutturare il Dall’Ara, gli ostacoli sono stati numerosi. Il primo, nel 2017, quando il progetto aveva già compiuto notevoli passi in avanti, fu la modifica alla legge nazionale sugli stadi voluta dal governo, che costrinse giunta comunale e rossoblù a rifare da capo l’iter amministrativo. Poi ci fu la lunga querelle sui Prati di Caprare e l’ex Cierrebi, le due aree compensative individuate per dare stabilità finanziaria, presente e futura, all’opera. L’opposizione dei residenti a entrambe le destinazioni commerciali delle aree rallentò l’intero progetto di restyling. Solo nel 2018 il Comune decise di sbloccare lo stallo annunciando che avrebbe investito 30 milioni (nel frattempo saliti a 40). Nel 2019 il progetto dell’architetto Gino Zavanella – copertura integrale, addio alla pista d’atletica, tribune e curve ricostruite a ridosso del campo da gioco – fu presentato in pompa magna proprio al Dall’Ara. Poi è arrivata la pandemia e tutto si è bloccato di nuovo. Ora, con l’avvio dei lavori per l’impianto provvisorio, l’auspicio di tutti è che sia davvero la volta buona.

a. z.

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