’Bologna St. 173’, quando le Due Torri erano la capitale degli eritrei

Inaugura oggi al MAMbo la mostra di Muna Mussie. Giornali e lettere di 40 anni fa.

’Bologna St. 173’, quando le Due Torri erano la capitale degli eritrei
’Bologna St. 173’, quando le Due Torri erano la capitale degli eritrei

Ci sono anche alcune pagine de il Resto del Carlino che lo raccontano: Bologna era il punto di ritrovo per centinaia di eritrei che arrivavano dalla Germania, dall’America, dai Paesi Arabi per incontrarsi sotto le Due Torri. Per vent’anni lo è stata, dal 1972 al 1991, diventando il luogo deputato a parlare di strategie, di lotta per l’indipendenza, di guerriglia contro il regime. Così diventa centrale, fondamentale, per gli eritrei, per raggiungimento dell’indipendenza. Tanto che ad Asmara (la capitale del paese) c’è una via che si chiama ’Bologna Street’.

L’artista e performer Muna Mussie, nata in Eritrea, che vive da sempre sotto le Torri, ha riattivato la sua memoria personale, più intima, intrecciandola con quella degli archivi, con quello che resta di festival e congressi che ininterrottamente si sono tenuti in città.

Si intitola ’Bologna St. 173, un viaggio a ritroso. Congressi e festival Eritrei a Bologna’ il suo lavoro esposto al MAMbo, a cura di Francesca Verga, fino al 10 settembre (inaugura oggi alle 18 con una performance di danza Uroboro intorno alla mappa di Asmara che coivolgerà la comunità eritrea e il pubblico). Mussie ha unito opere realizzate da lei, come una pelle di serpente; un grande pop-corn al centro della sala, che nella cultura eritrea ha il duplice significato di ’festa’ e di ’guerra’; a lettere scritte dalla comunità ai sindaci della città, in particolare a Renzo Imbeni, che forse più di tutti appoggiava la causa dell’indipendenza e divenne cittadino onorario dell’Eritrea; frame e video di interviste, feste o manifestazioni; uno scacciamosche africano fatto con le pagine del Carlino e fotografie di Mario Rebeschini, Massimo Sciacca e Luciano Nadalini.

Per la realizzazione di ‘Bologna St.173, Un viaggio a ritroso. Congressi e Festival Eritrei a Bologna’ sono stati coinvolti: l’Archivio storico del Comune di Bologna; la Biblioteca Amilcar Cabral; Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia - Fondo Giorgio Lolli; l’Archivio storico de il Resto del Carlino; l’Archivio storico Paolo Pedrelli CdLM Bologna; la Comunità Eritrea in Italia.

Amalia Apicella