Bologna, disinnescata e fatta scoppiare la bomba del Pontelungo

Riaperta in tarda mattinata la zona rossa. Disagi a bus e aerei. L'ordigno è stato fatto brillare nella cava di Pianoro

Disinnescata la bomba al Pontelungo

Disinnescata la bomba al Pontelungo

Bologna, 6 agosto 2017 - Dopo il disinnesco, è stata fatta brillare a Pianoro la bomba (FOTO) risalente alla seconda guerra mondiale, ritrovata nell’alveo del fiume Reno, al Pontelungo, in via Emilia Ponente, nel quartiere Borgo Panigale. Gli specialisti dell'esercito del Reggimento Genio ferrovieri di Castel Maggiore hanno lavorato tutta la mattina per mettere in sicurezza l’ordigno. Sono state tolte le spolette e ora la bomba è stata fatta esplodere nella cava di Pianoro (VIDEO) realizzata dai militari, per farla brillare. Tutto è andato a buon fine, quindi, dopo un piccolo ritardo dovuto a problemi legati alla completa evacuazione della zona rossa, riaperta in tarda mattinata con le famiglie che sono potute tornare a casa.

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Il Comune di Bologna, infatti, aveva stabilito, con apposita ordinanza, entro le 8.30, l’evacuazione di tutte le persone residenti nella zona di pericolo (entro un raggio di un chilometro dal luogo del ritrovamento) e il divieto di circolazione veicolare e pedonale sino al termine delle operazioni. I residenti interessati al provvedimento sono stati 18.291, le famiglie 9.550. Sono state chiuse al traffico sia la linea ferroviaria Bologna – Porretta Terme che alcune strade comunali adiacenti alla zona di ritrovamento dell’ordigno.

Oltre a bus e viabilità, il rischio era che tra le 9 e le 10,30 potessero verificarsi disagi nei voli, per limitazioni al traffico aereo. L’aeroporto è rimasto comunque aperto ed è stato sempre raggiungibile dalla tangenziale in entrambi i sensi. Hanno subito deviazioni i percorsi dei bus 13-19-36-81-86-87-91-Blq Aerobus.

Per i cittadini residenti nella zona sono stati allestiti tre centri di accoglienza, che sono stati accessibili dalle 7, fino a cessate esigenze, al Centro Sportivo Cavina di via Biancolelli 36, il Centro Sportivo Barca di via Raffaello Sanzio 6 e il Centro Sociale Rosa Marchi di via Pietro Nenni 11.

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"Desidero ringraziare la Protezione Civile, l''Anfass e la Croce Rossa che hanno lavorato a queste alte temperature e hanno garantito il rispetto delle limitazioni alla viabilità e la sicurezza nella zona rossa e il trasporto e l'assistenza per i 200 anziani che hanno dovuto lasciare le loro strutture durante le operazioni. Grazie anche a chi nei centri sociali Rosa Marchi, Santa Viola e Villa Bernaroli ha garantito gli 800 pasti serviti. Infine un grazie alla professionalità degli uomini dell'Esercito e al coordinamento della Prefettura", ha dichiarato nel pomeriggio l'assessore Riccardo Malagoli.