Broccaindosso, palazzo lesionato. Nuove verifiche sull’edificio: quindici famiglie restano fuori

Troppo danneggiata la colonna seminterrata tra i civici 67 e 69 per fare rientrare nuclei, lavoratori e studenti. Le testimonianze: "In un’ora abbiamo dovuto portare via da casa tutto quello che ci serviva".

Broccaindosso, palazzo lesionato. Nuove verifiche sull’edificio: quindici famiglie restano fuori

Broccaindosso, palazzo lesionato. Nuove verifiche sull’edificio: quindici famiglie restano fuori

Una ‘colonna infame’. Portante, in muratura, nel piano seminterrato, posizionata nella parete che separa i civici 67 e 69. Con lesioni verticali preoccupanti. Tanto preoccupanti da portare, venerdì, i vigili del fuoco a disporre, con la massima urgenza, l’evacuazione dei residenti dei due palazzi di via Broccaindosso. Una quindicina di appartamenti, con famiglie, lavoratori e studenti in affitto. Che, dopo due giorni fuori casa, ieri mattina, all’esito della verifica effettuata da tecnici del Comune nelle cantine, hanno avuto l’ennesima doccia gelata: il palazzo è inagibile, non potranno rientrare finché la colonna nel seminterrato non sarà messa in sicurezza. Una situazione che non riguarda solo gli abitanti dei due civici, ma anche tutto ciò che insiste sotto al portico interdetto al passaggio, come il ristorante Fratelli Vietnam. Ovviamente, anche il traffico nella traversa di Strada Maggiore è bloccato, fino a quando la situazione non sarà risolta.

Il Comune, a fronte degli esiti del sopralluogo di ieri mattina, ha notificato agli amministratori dei due condomini l’ordinanza per il ripristino della sicurezza, da attuarsi attraverso la nomina di un tecnico abilitato alle verifiche statiche che dovrà coordinare i lavori delle ditte che verranno incaricate dai residenti.

Che adesso, intanto, si sono dovuti arrangiare, in una situazione di difficoltà notevole: "I vigili del fuoco sono stati molto scrupolosi e gentili – spiega una abitante del palazzo –, ma in un’ora siamo dovuti uscire di casa, una situazione davvero complicata". C’è chi si è appoggiato da parenti, chi da amici. Studenti fuorisede che sono tornati a casa. Ma nell’eccezionalità di questa situazione, quello che lascia l’amaro in bocca agli abitanti dei due civici è stata "l’assenza di un canale diretto con cui comunicare – dice ancora la donna –. Tra domenica e ieri è stato tutto un rimpallarsi di responsabilità: la polizia locale diceva di rivolgerci ai pompieri, i pompieri al Comune, gli addetti del Comune di scrivere direttamente al sindaco. Intanto noi siamo fuori di casa. Chi con i propri figli, chi con i propri animali. C’è chi è in affitto e non sa se potrà rientrare. Insomma: una situazione che non auguro a nessuno. In più, va detto che noi siamo stati fatti uscire venerdì di casa. Forse sarebbe stato troppo chiedere al tecnico che è intervenuto ieri mattina di lavorare di sabato, visto che 15 famiglie erano praticamente in mezzo alla strada?".

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