Bruno Papignani morto Bologna, addio allo storico leader della Fiom Cgil

Nato a Vergato 65 anni fa lottava contro la fibrosi polmonare. Lunedì mattina la camera ardente alla Camera del lavoro, alle 14 il funerale

Bruno Papignani (foto Agenzia Dire)

Bruno Papignani (foto Agenzia Dire)

Bologna, 11 luglio 2019 - ‘Ciao Bruno. Grazie di tutto’. Con queste poche parole che, però, raccontano tutto, la Fiom Cgil di Bologna annuncia la scomparsa dello storico leader Bruno Papignani. Nato a Vergato 65 anni fa, Papignani è stato protagonista di moltissime vertenze che hanno riguardato le imprese metalmeccaniche dell'Emilia-Romagna. Quindici giorni fa aveva rilasciato una lunga intervista al Carlino in cui raccontava i suoi trent’anni a difesa delle tute blu.

Dopo un passato da saldatore e trentadue anni da sindacalista della Fiom di cui 8 da segretario bolognese e 7 da segretario regionale, Papignani, il 9 maggio scorso, aveva lasciato ogni incarico nel sindacato dei metalmeccanici di via Marconi. La sua nuova (breve) battaglia era l’Apfp, associazione pazienti fibrosi polmonare di cui era affetto dal 2013. Da dicembre era ricoverato al Sant’Orsola dove non passava giorno senza che passasse il segretario generale Cgil Maurizio Landini, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, l’arcivescovo Matteo Zuppi o big degli industriali come Alberto Vachci e Maurizio Marchesini.

L'addio

La camera ardente sarà allestita nella sede della Cgil in via Marconi e sarà aperta lunedì mattina, dalle 9.30 alle 12.30, nel salone Di Vittorio. A seguire i funerali, alle 14, nella chiesa del Sacro Cuore Immacolato di Maria, a Borgo Panigale.

Il cordoglio

FIOM - Bruno Papignani è stato «un grande sindacalista, un grande compagno ed una grande persona che ha determinato una pagina importante della storia della Fiom e che ci lascia un’eredità politica e morale enorme – commemora Samuele Lodi, segretario generale Fiom regionale -. La Fiom dell’Emilia Romagna si stringe alla famiglia convinti del fatto che Bruno, la sua vita, le sue azioni e le sue parole rimarranno vive anche in futuro e continueranno ad accompagnare tutti nel difficile cammino dell’emancipazione e della tutela delle lavoratrici e dei lavoratori. 

BONACCINI - «Ci ha lasciati un uomo onesto e coraggioso, che ha speso la sua vita a difesa dei lavoratori, per i diritti delle persone e la crescita di una cultura inclusiva e democratica -  ricorda il presidente della Regione, Stefano Bonaccini -. Nel corso del tempo, con Bruno siamo diventati amici e fra di noi è nata una stima vera, sincera, fuori dalla retorica e dentro il perimetro della tutela del lavoro e dei lavoratori. Esprimo il cordoglio mio e dell’intera Giunta regionale alla moglie Fiorella e ai suoi cari, oltre alla vicinanza alla Fiom Cgil. E a lui va il mio pensiero commosso: ciao Bruno, ci mancherai tanto”.

MEROLA - «Se n’è andato un sindacalista, coraggioso e intraprendente – rammenta il sindaco Virginio Merola -. Un instancabile protagonista dei tavoli di salvaguardia per i lavoratori e le lavoratrici. Un uomo che aveva anche saputo rinnovare il modo di comunicare l’azione sindacale per coinvolgere la cittadinanza nelle lotte di tutti coloro che ha difeso con grande passione. Bruno Papignani era una persona non comune che ci mancherà».

SALIERA - Per la presidente dell’Assemblea legislativa regionale, Simonetta Saliera, «da oggi siamo tutti più soli: Bruno Papignani ha lottato una vita per i diritti della classe operaia, per rendere più giusta la nostra società, più leale ai valori della Costituzione italiana che parlano di una Repubblica fondata sul lavoro in cui lavoro non è solo salario ma prima di tutto dignità della persona. Bruno Papignani è stato un sindacalista serio, appassionato» 

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