Bufera Csm, spunta il nome del pm Mescolini

Il procuratore capo di Reggio Emilia, volto del maxi-processo Aemilia, finisce nelle chat tra Palamara e il giudice Morlini

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Spunta il nome del procuratore capo di Reggio Emilia, Marco Mescolini, e anche quello di altri magistrati, in attesa di salti di carriera, in una chat finita agli atti dell’inchiesta aperta su Luca Palamara, ex presidente dell’Anm ed ex membro del Csm, indagato per corruzione. Mescolini, già pm della Dda di Bologna e volto delle indagini sul processo ‘Aemilia’, è quindi finito nel fitto intreccio tra politica, correnti della magistratura e nomine di togati, tornato alla ribalta per nuove intercettazioni.

L’ex componente del Csm Gianluigi Morlini, giudice reggiano membro della corrente Unicost, si era dimesso nel giugno 2019, quand’era emersa dall’inchiesta la sua partecipazione agli incontri notturni con Palamara e i due deputati del Pd Ferri e Lotti.

Morlini era stato nominato da Mattarella alla guida della quinta commissione del Csm. Quando scriveva questi messaggi a Palamara, Morlini non era ancora membro del Csm. Ne riportiamo alcuni passaggi. Il 31 gennaio 2018 Morlini scrive: "Mescolini e Brusati a quando?".

Palamara fa la data del 14 febbraio per Mescolini. Quando arriva il 15 febbraio, Morlini chiede: "Ciao Luca, come immagini sono pressatissimo da Mescolini: cosa devo dirgli? Novità su Piacenza? Mi dicono che su Rimini Area potrebbe votare la Casadei. Ti risulta? Per noi sarebbe negativo". Lo stesso giorno Palamara risponde: "Grande Gigi, parlato stasera con Mescolini al quale ho chiarito tutta la situazione". E ancora: "Su Piacenza e Rimini non è ancora iniziata la discussione e francamente nessuno diaria (probabilmente si intendeva scrivere ‘di Area’, ndr) mi ha fatto il nome di Casadei...". Altro scambio di messaggi il 18 maggio. Morlini scrive: "Mi fido di te su ogni cosa. Mi raccomando di tenere tutto sotto controllo: Lucia Russo, Corinaldesi, Mescolini, Pasini, Trerè ad Ancona...".

E Palamara risponde: "Assolutamente sì". Il 6 giugno Palamara esulta: "Passata la Pasini!". E Morlini: "Ottimo! Grazie!".

Il 7 il consigliere del Csm scrive: "Mi sembra che stia filando tutto liscio, che dici?". Morlini si complimenta: "Beh, direi di sì, hai fatto un gran lavoro...". Nel caso Palamara Mescolini non risulta indagato, mentre su Morlini era stata avviata un’azione disciplinare. Per Mescolini si profila il salto di carriera come capo della Procura reggiana: viene nominato nell’ottobre 2017 nella commissione del Csm, così come il giudice Cristina Beretti alla guida del tribunale. Lei ottiene l’unanimità, Mescolini un punteggio di 5 a 1.

Dopo essere finito al vaglio del plenum diverse volte, il nome di Mescolini, che ieri ha preferito non rilasciare dichiarazioni, viene ratificato solo mesi più tardi, nel luglio 2018, per poi assumere l’incarico a Reggio.

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