È l’occasione per vedere piccoli e suggestivi musei solitamente in provincia che fanno più fatica a conquistare la scena e grandi musei bolognesi con un’attitudine comunicativa più diretta grazie a visite guidate tematiche (leit motiv è dal titolo tematico Patrimonio in cammino) studiate per la due giorni. Le Giornate Europee del Patrimonio 2024, sabato 28 e domenica 29 settembre, stimoleranno per il secondo anno il pubblico a scoprire il patrimonio museale bolognese in uno sguardo ampio che dal centro corre verso colline e bassa. Sono 28 le istituzioni aderenti all’iniziativa nata in Francia nel 1985, 45 sedi coinvolte e 96 attività proposte, tra aperture straordinarie, itinerari all’aperto, degustazioni, iniziative per famiglie. Un patrimonio di luoghi e iniziative che la nuova delegata per i distretti culturali della Città Metropolitana Debora Badiali, definisce come "una restituzione dovuta alle comunità del territorio".
Ecco ad esempio il Museo Archeologico Ambientale di Anzola Emilia, che il 28 alle 10 propone Agricoltura, artigianato, commercio: vivere al tempo delle Terramare, una visita al Museo e alla capanna dell’Età del Bronzo ricostruita nel suo giardino per scoprire aspetti della vita quotidiana di una civiltà che ha cambiato la fisionomia della Pianura Padana, o l’Ecomuseo della Collina e del Vino a Castello di Serravalle che il 29 alle 9,15, con Erbe di collina. Itinerario agreste tra coltivi e antichi ricettari, invita a un percorso tematico di sei chilometri per 4 ore, su pendii coltivati e suggestive formazioni calanchive, tra etnobotanica e tradizione culinaria, con un momento di degustazione (partecipazione 25 euro).
Il museo della Preistoria Luigi Donini di San Lazzaro, per la domenica alle 9,30 ha disegnato un’esperienza speleologica (ingresso gratuito) che consente di scoprire alcune delle peculiari manifestazioni del carsismo con la visita alla Grotta della Spipola e alle 17 il Museo Civico Archeologico Arsenio Crespellani di Bazzano, porta il pubblico attraverso i suoi reperti e le stanze della Rocca dei Bentivoglio, alla scoperta degli elementi che legano Valsamoggia e il suo patrimonio alle città di Modena e Bologna. Nella lista dei musei bolognesi (tutto il programma nel sito www.museibologna.it) anche il Museo della Beata Vergine di San Luca a porta Saragozza, l’Orto Botanico per scoprire tesori nascosti, il museo del Patrimonio Industriale, il Museo di Palazzo Poggi con visita I grandi viaggi e le scoperte geografiche. Sabato 28 13 sedi saranno aperte anche di sera con ingressi e tariffe agevolate.
Benedetta Cucci