
Alla presentazione dell’iniziativa anche l’assessore regionale Raffaele Donini, Paolo Bordon (Ausl) e Chiara Gibertoni (Policlinico)
Fare lo screening e sensibilizzare le altre a farlo. Ha due obiettivi la nuova campagna di prevenzione contro il tumore al seno lanciata dalla Polizia insieme con l’associazione Ladies First, che a Bologna vede anche il coinvolgimento dei professionisti dell’Ausl e del Sant’Orsola. Il progetto si chiama ‘Care for caring - Ambasciatrici della prevenzione’. Ed è proprio alle poliziotte più giovani, tra i 20 e i 44 anni, che punta la campagna, offrendo test gratuiti a loro che non sono comprese, per motivi di età, nei programmi di screening mammografico regionali. Alle altre agenti, dai 45 anni in su, viene invece offerta un’attività di consulenza e informazione, sempre gratuita, sull’importanza di fare controlli regolari, di praticare l’autopalpazione e di mantenere stili di vita sani.
In totale, l’iniziativa si rivolge a circa 1.500 donne in forza alla Polizia o allieve della scuola. Visite e colloqui saranno svolti negli uffici della sede di via Bovi Campeggi in tre giorni alla settimana, più il sabato, a partire da inizio ottobre. Le poliziotte coinvolte saranno poi chiamate a essere a loro volta "ambasciatrici" su questi temi nei confronti delle colleghe e delle altre donne.
"Le prenotazioni sono già a buon livello – sottolinea il questore Antonio Sbordone –. Facciamo tanto sulla prevenzione in vari campi, ma c’è ancora molto da fare".
Plaude l’iniziativa Raffaele Donini, assessore alla Sanità della Regione: "La prevenzione è efficace per ridurre la mortalità: in Emilia-Romagna abbiamo una percentuale di sopravvivenza del 92% per quanto riguarda il tumore alla mammella, grazie anche al fatto che viene scoperto in tempo". Sullo screening, però, "c’è ancora del lavoro da fare" secondo Paolo Bordon, direttore generale dell’Ausl. "È un
bell’esperimento", dice Chiara Gibertoni, direttrice generale del Sant’Orsola.