Cannabis Bologna, sulla legalizzazione i primi distinguo in maggioranza

la Sardina Santori e la sinistra: "Le politiche antiproibizioniste hanno fallito". Più prudente il grillino Piazza. Via a due udienze conoscitive sul tema

Bologna, 10 giugno 2022 - Tutti d’accordo: di Cannabis bisogna parlare. Ma quando si parla di legalizzazione iniziano i distinguo. "Le politiche proibizioniste hanno fallito, stiamo abbandonando i ragazzi a loro stessi. Oggi ci sono 6 milioni di italiani consumatori di cannabis e il 25% dei giovani ne fa uso. Non possiamo fare finta di niente, va riaperto il dibattito", le parole di Mattia Santori. Una replica alle polemiche delle opposizioni sul libro-guida per genitori e figli ’Mamma mi faccio le canne’ di Antonella Soldo (presentato ieri in Montagnola) per poi lanciare, da Palazzo d’Accursio, ’Cannabis talk’.

Cannabis incontri Bologna, Santori: "Il proibizionismo ha fallito, dibattito va riaperto" - Guida alla cannabis per genitori e figli, bufera sui consiglieri di maggioranza a Bologna

Una serie di iniziative – con la benedizione del sindaco Matteo Lepore – per mettere al centro questo tema caldo, visto che in Parlamento si sta discutendo il ddl sull’autocoltivazione domestica (che arriverà il 24 giugno alla Camera). Un disegno di legge che trova d’accordo tutti i consiglieri di maggioranza, mentre sulla legalizzazione c’è qualche distinguo. Se, infatti, Simona Larghetti di Coalizione civica, ribadisce la necessità "di legalizzare la cannabis, visto che dove è legale se ne consuma meno", il grillino Marco Piazza è un po’ più prudente, ricordando di "non essersi mai fumato nemmeno una sigaretta". "Basta retorica securitaria", incalza la sinistra. "Ai miei figli raccomando una vita sana", la ricetta dello stellato. Ma anche a fronte di sensibilità diverse, la maggioranza giallo-rossa marcia come un sol uomo per le prossime iniziative. Oltre alla presentazione del libro della Soldi, coordinatrice della campagna per la legalizzazione della cannabis, i consiglieri di maggioranza Larghetti e Detjon Begaj di Coalizione civica, Piazza del M5s, Mery De Martino del Pd, Giacomo Tarsitano della Lista Lepore e lo stesso Santori hanno annunciato due udienze conoscitive (organizzate dalla dem Isabella Angiuli) sugli aspetti sanitari della cannabis e le questioni legate al carcere. La prima il 15 giugno sarà in commissione Pari opportunità. Incontri a cui saranno presenti i garanti dei detenuti (Roberto Cavalieri per la Regione e Antonio Ianniello per Bologna) oltre a Enzo Ciconte, già consulente della Commissione parlamentare antimafia.

"Cannabis talk è un programma di approfondimento. Vogliamo un confronto sulle ricadute locali di quello che ad oggi è solo un tema nazionale", insiste Santori. Obiettivo: esportare il modello Bologna anche ai prossimi eventi a Roma e Milano, dove si terranno gli Stati generali della Cannabis. Tre i punti chiave: giustizia, sanità, educazione. E mentre Matteo Salvini affossa da Monza ogni proposta di legalizzazione, la Sardina rilancia e punzecchia proprio il leader della Lega: "Perché i ragazzini in cerca di informazioni si rivolgono ad Antonella Soldo invece che a Salvini o Giovanardi?".

A tenere banco prima di tutto il tema sanitario. La ‘testimonial’ è Elisabetta Biavati che da anni porta avanti la battaglia per la cannabis terapeutica: "Chi come me è costretta a combattere col dolore cronico, senza cannabis soffre come un cane", dice con un fil di voce a Palazzo d’Accursio. La Lega resta critica: "La droga uccide e quindi non è da promuovere", tagliano corto il deputato Gianni Tonelli e il consigliere Matteo Di Benedetto.

 

 

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