
A fianco, il cantiere del ponte blu e, sotto, l’ironico cartello al centiere dei campetti sportivi
Non solo curiosità e proteste, ma anche un tocco di ironia a Casalecchio, a proposito dei ritardi e del temporaneo abbandono di alcuni cantieri, già al centro in passato di sollecitazioni e promesse. Così l’altra mattina le persone che transitavano davanti al parco vecchio del Galoppatoio, al quartiere Croce, si sono interrogati di fronte ad un tabellone che, a fianco del cartello del cantiere attaccato alla recinzione, invitava alla riflessione sommessa di un tipico ‘umarell’, con tanto di cappello e di mani incrociate dietro la schiena, che commentava come "quando hanno iniziato i lavori ero bambino...Tra poco porterò i miei nipoti". Iperbole efficace per sottolineare la stasi delle opere collegate al rifacimento e riqualificazione dei campetti sportivi a libero accesso a fianco delle scuole XXV aprile.
Sbirciando oltre la rete arancione si nota che il lavoro è decisamente progredito. Ma che mancano pochi ritocchi, ma fondamentali, spiegano dal Comune, che dice come si sia in attesa "di condizioni meteo favorevoli per apportare le finiture necessarie alla pavimentazione", Nello specifico la vernice protettiva che richiede tempi di asciugatura e temperature di posa non troppo rigide. Si attende il tempo buono anche per portare a completamento l’allargamento e la manutenzione straordinaria del ‘ponte blu’ pedonale e ciclabile che scavalca il corso del Reno a monte del Parco Talon. Con l’aggravante che la recinzione che delimita l’area dove sono stoccate le strutture in metallo pronte per essere appoggiate sui piloni presenta varchi sui due versanti.
"Non è abbandono, ma è l’azione di persone che deliberatamente rimuovono i moduli del recinto – spiega il vicesindaco Paolo Nanni –. Il cantiere si è fermato per le piene di settembre e ottobre. Per procedere alle lavorazioni in piena sicurezza sia per gli operatori che per quanto attiene la salvaguardia del fiume interessato, si è definito di procedere al trattamento della struttura esistente del ponte portandola a terra. Ciò ha dato la possibilità di rivedere il progetto complessivo innalzando ulteriormente l’impalcato del ponte rispetto alla quota esistente, migliorando pertanto le condizioni di deflusso delle acque di piena del fiume anche in considerazione delle ormai frequenti portate eccezionali dei fiumi". Per le operazioni finali si attende quindi che si abbassi il livello dell’acqua nel fiume così da potere entrare nell’alveo con i mezzi necessari.
Gabriele Mignardi